Coronavirus. La denuncia di Mazzullo (Cicas): "Le banche non si fermano nemmeno di fronte all'emergenza. Incredibile caso contro un correntista"

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images Coronavirus. La denuncia di Mazzullo (Cicas): "Le banche non si fermano nemmeno di fronte all'emergenza. Incredibile caso contro un correntista"
Giuseppe Mazzullo (Cicas)
  22 marzo 2020 13:25

"Un Correntista da 20 anni,  possessore di una Carta di Credito, non è riuscito a completare il pagamento della sua Carta  scaduta il 15 Marzo 2020, quindi in piena restrizione di movimento .La banca attraverso una suo solerte  assistente chiama il cliente, e lo redarguisce per non avere completato il versamento a copertura di un giro su carta di credito (che pur essendo a revoca è comunque un fido)", racconta, denunciando l'episodio il direttore generale della Cicas Giuseppe Mazzullo.

"L’impiegato della Banca, alla risposta del nostro associato  “non mi è stato possibile venire in Banca,  provvederò quanto prima”,  risponde in modo univoco, autoritario e senza possibilità di replica: “la carta intanto è sospesa a noi non interessa che c’è il Corona Virus!”Atteso che,  la prima cosa che salta in mente “per lo meno a me, come uomo, come cittadino che conosce le istituzioni, avendo anche amministrato una città,  è ora soprattutto come Direttore Generale di una importante Confederazione Generale Imprenditori Commercianti Artigiani Servizi e Turismo”,  è di raggiungere la filiale e interloquire  pesantemente con il Direttore che permette questi trattamenti  nei confronti di vecchi e certificati clienti", prosegue la ricostruzione.

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"Per intanto, il nostro associato,  in preda alla paura della sospensione della Carta,  racimola quanto può per coprire la differenza  di circa 400 euro su 1.300, disperato perché la carta –proprio in questo periodo gli serve per fare acquisti di prima necessità- ed effettua il versamento sia pure a parziale saldo.Quanto descritto sopra, non è un fatto isolato anzi, questo rappresenta -  per il particolare momento storico in cui stiamo vivendo - la punta di iceberg", svela Mazzullo.

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"Ci viene in mente  che non è un caso che, in un autorevole ricerca svolta dall’Istituto EURISPES, si sia accertato che “LE IMPRESE MUOIONO IN BANCA” . Questa è purtroppo l’amara realtà. Ricordiamo altresì che le imprese sono le uniche leve di lavoro vero in Italia e che le PMI rappresentano l’80% del PIL.Dell’episodio di cui sopra, - gravissimo - la CICAS interverrà subito con un’interpellanza parlamentare,  informerà la Banca d’Italia, la CONSOS e l’ ABI.-La CICAS dichiara che è arrivato il momento di dire basta a questo strapotere delle Banche,  del tutto prive di umanità e del tutto subdole nel fornire il servizio di tutela dei propri clienti specialmente in questo periodo in cui tutti ci troviamo", chiosa Mazzullo.

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