di TERESA ALOI
Uno sciacallaggio senza pari che mira a discreditare una realtà che opera da oltre 20 anni a servizio della comunità.
Sono le 10 quando ai tavolini di un bar del capoluogo due uomini commentano la notizia di "un terzo caso di coronavirus a Catanzaro". Nel corpo del pezzo si legge che "c'è un ragazzo di 30 anni infermiere in una struttura privata del capoluogo, la clinica San Francesco di Martelletto e che ora si trova ricoverato per altri accertamenti presso l'ospedale Pugliese Ciaccio di Catanzaro". La pagina sulla quale appare la notizia è di televideo. Chi ha "costruito" la notizia lo ha fatto ad arte.
Una fake news ignobile sulla quale ora gli investigatori dovranno concentrare tutta la loro attenzione per dare un nome e un volto all'autore.
Perché il presidente della Associazione Interregionale "Vivere Insieme", gestore della RSA San Francesco Hospital, Massimo Poggi, ha presentato una regolare denuncia-querela alla Procura della Repubblica contro ignoti.
"Oggi - si legge nella denuncia - è stato diffuso sulla piattaforma social "wathsapp una fake news creata ad hoc mediante screen shot della grafica di una pagina del televideo della Rai dal titolo "Terzo caso di coronavirus a Catanzaro". La notizia, falsa, è quella del giovane affetto dal virus.
Una notizia che viaggia velocemente. Fino ad arrivare al presidente Poggi che cerca di verificare la fonte di provenienza dello screen shot, arrivando a capire che quello screen shot era stato inoltrato già a partire da lunedì sera.
"Tangibile - scrive Poggi - la gravità di questo vile e scellerato gesto, che purtroppo ha intimorito la collettività, attesa l'assoluta falsità della notizia, smentita al fine di tranquillizzare tutta la comunità e i familiari e i pazienti e gli operatori sanitari per placare il panico che si era subito creato dal falso annuncio. Anche il sindaco di Settingiano, Rodolfo Iozzo, ha fatto presente che si tratta di una notizia assolutamente falsa. E’ evidente che la falsa notizia è stato un attacco alla struttura San Francesco Hospital già denigrata e ancora oggi oggetto di pesanti accuse da parte di ormai noti soggetti, che erano stati querelati. E’ doveroso precisare che la RSA “San Francesco Hospital", cosi come le altre strutture gestite dall’associazione che rappresento, hanno da tempo attuato le misure di prevenzione dal diffondersi del Covid-19 (Coronavirus), mettendo in essere le indicazioni del Ministero Salute e della Presidenza del Consiglio dei Ministri. II comportamento posto in essere concretizza all'evidenza il reato di procurato allarme, con l’aggravante della situazione di panico e preoccupazione a livello mondiale creatasi a causa del diffondersi del coronavirus".
"Inoltre - denuncia Poggi - vi sono tutti gli estremi della diffamazione, essendo lampante l’intento di minare e infamare la struttura, già oggetto di continui e ripetuti attacchi, da parte di persone già denunciate e querelate. tutto ciò premesso".
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