"Una situazione totalmente sfuggita di mano: non ci sono altre parole per spiegare lo 'storytelling Villa Torano' che in questi giorni sta dilagando sui media calabresi. Una vicenda che sta assumendo col passare del tempo contorni sempre più drammatici. Non solo per quanto riguarda la diffusione del Coronavirus in una Rsa, che dovrebbe essere un presidio sottoposto a rigidi protocolli di controlli di sicurezza, ma soprattutto per le scadenti condizioni di gestione dell'emergenza che stanno emergendo a tutti i livelli, dalla Regione alle Asp". E' quanto si afferma in una nota della segreteria regionale della Fp-Cgil.
"Sul fronte Rsa, basti pensare - è detto nella nota - a quello che è avvenuto a Melito Porto Salvo nel reggino, a Chiaravalle nel catanzarese, per finire alle cosentine Bocchigliero e Villa Torano. In quest'ultima occasione non possiamo che rilevare la disarmante mancanza di trasparenza nel fornire le notizie. Solo confusione, forse creata ad hoc, per distogliere l'attenzione al vero problema. Ma ci sono pazienti che piangono, dipendenti che soffrono e familiari di questi che sono in uno stato di tensione impagabile.
Perché nella Rsa di Torano i tamponi non si sono fatti prima, dal momento che il virus circolava già prima di Pasqua, come riferisce il sindaco del Comune? Perché la proprietà, se non era in grado di procurarseli, non li ha chiesti alle autorità, a cominciare dallo stesso sindaco? Anzi, non avrebbe risposto al suo invito ad eseguirli?. Per parte nostra possiamo testimoniare che una lettera del 14 marzo scorso, che la segretaria Fp Cgil di Cosenza ha inviato a tutte le strutture accreditate, con la quale si diffidava a provvedere ai dispositivi di sicurezza, mettendo in guardia dalle possibili conseguenze di omissione sui pazienti, i dipendenti e la comunità tutta, ha ricevuto una sdegnata di risposta in cui il titolare dichiarava di avere ottemperato ad ogni adempimento, nonostante la carenza sul mercato".
"Ci chiediamo adesso: qual è in realtà - si sostiene nella nota di Fp Cgil Calabria - il numero dei pazienti attualmente presenti nella struttura? È vero che saranno trasferiti in una struttura alberghiera, e con quale assistenza? Qual è il numero dei dipendenti tuttora operativi, oltre a quelli posti in cassa integrazione, e quindi in grado di dare l'assistenza necessaria, dentro o eventualmente fuori da Villa Torano? Qual è il numero dei collaboratori libero professionali che, a partire dall'avvio dell'emergenza Covid-19, sono stati presenti a vario titolo all'interno di Villa Torano? Ci sono stati dei decessi e quanti? Questi dati e queste informazioni dovrebbero essere messi alla luce del sole, perché è un diritto di tutti sapere quello che sta succedendo. Soprattutto perché si deve valutare la possibilità di attivare nuovi controlli per contenere la diffusione del virus".
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