Coronavirus. La Guardia di Finanza di Termini Imerese ha sequestrato oltre 19.000 flaconi di gel igienizzante venduti senza alcuna etichetta

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Guardia di Finanza, foto di archivio
  07 aprile 2020 09:02

I Finanzieri del Gruppo di Termini Imerese, nell’ambito dell’intensificazione dei controlli volti a verificare il pieno rispetto delle misure adottate dal Governo per il contenimento dell’epidemia da COVID-19, ha posto sotto sequestro penale, presso un minimarket nel comune di Trabia, 15 flaconi di prodotto igienizzante per mani recanti etichette con diciture ingannevoli circa la provenienza del prodotto. 
 
La successiva e conseguente attività di approfondimento, diretta a ricostruire la filiera commerciale attraverso le fatture d’acquisto, ha portato all’individuazione di un’impresa di commercio all’ingrosso di prodotti per la persona e per la casa, con sede in Ficarazzi, nella quale venivano stoccati, per la successiva distribuzione al dettaglio – numerosi prodotti di saponi igienizzanti. 
 
Le Fiamme Gialle hanno proceduto quindi al sequestro amministrativo di circa 19.000 flaconi di gel igienizzante (da circa 100 ml) venduti senza alcuna etichetta. Si trattava di prodotti tutti potenzialmente pericolosi in quanto non presentavano alcuna indicazione del produttore, dell’origine, data di scadenza e precauzioni d’uso, in spregio alle normative comunitarie ed alla disciplina nazionale sulla sicurezza dei prodotti cosmetici (D.lgs. n. 204 del 2015). 
 
Il titolare dell’esercizio commerciale è stato deferito alla competente Autorità Giudiziaria per il reato di vendita di prodotti industriali con segni mendaci mentre al titolare dell’azienda distributrice è stata contestata la violazione della specifica fattispecie prevista dal regolamento comunitario n.1223 del 2009, punita con la sanzione amministrativa che può arrivare fino a 30.000 euro.

Continuano, incessanti, i controlli delle Fiamme Gialle in tutta la provincia palermitana, così come concordato in sede di Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, al fine di controllare il rispetto delle misure di sicurezza adottate dall’Autorità governativa nonché contrastare possibili speculazioni o insidie derivanti dalla commercializzazione di materiale non conforme alle norme. 
 

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