Coronavirus. La Onlus "Giovanna d'Arco" di Crotone: "Dovremmo tutti sforzarci per rendere l’emergenza un'occasione di solidarietà"

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images Coronavirus. La Onlus "Giovanna d'Arco" di Crotone: "Dovremmo tutti sforzarci per rendere l’emergenza un'occasione  di solidarietà"

  16 aprile 2020 16:59

"La Regione Calabria ancora “chiusa” dalla Presidente Santelli per rafforzare le misure del Governo. Il provvedimento della presidente appare utile e coerente con la preoccupazione di tanti ovvero che l’emergenza coronavirus rischi di essere il colpo finale e letale per la sanità calabrese. Noi vogliamo pensare che sia anche un’opportunità, un punto di partenza per ridisegnare il sistema sanitario regionale e riportarlo a standard ottimali".

Ma per la " Giovanna d’Arco Onlus", un'associazione di Crotone che sostiene la campagna di raccolta fondi "occorre però il coraggio della verità. Sicuramente il primo passo deve essere quello di evitare di addossare le colpe alla neo-eletta presidente, in quanto chiunque fosse stato al suo posto avrebbe ereditato una situazione disastrosa. La sanità in Calabria, da tempo, vive sotto l’egida e la scure del commissariamento per il piano di rientro voluto e confermato dai diversi governi nazionali che si sono succeduti; le dimensioni del budget sanitario - così come in tutta Italia - hanno innescato ovvi interessi clientelari ed affaristici nelle nomine e della criminalità nelle gare d’appalto".

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"Inoltre - spiegano ancora dall'associazione -  l’inefficienza specifica della Sanità in Calabria ha reso sistemico il pellegrinaggio dei calabresi nelle Strutture Ospedaliere delle altre Regioni. Fin qui tutto noto. Ed allora, oggi si deve ripartire dall’analisi oggettiva dei dati, dalla necessità di un intervento mirato del Governo centrale di supporto, dal risveglio della Solidarietà di tutti i Calabresi nel Mondo. Dovremmo tutti sforzarci per rendere l’emergenza COVID-19 un’ “occasione” per ripartire dalle professionalità presenti, dalle best practices, dal senso di responsabilità del personale sanitario calabrese per ridisegnare e risollevare il sistema regionale sanitario e la rete territoriale ed ospedaliera".

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Perché "i dati diffusi quotidianamente dalla Presidenza della Regione Calabria restano allarmanti, seppur minori rispetto ad altri territori, ma in un contesto che soffre di gravi carenze strutturali. In questo momento è di particolare valore la promessa del “viceministro Sileri che ha assicurato vicinanza da parte del Governo al nostro territorio. Promessa che non può non tradursi velocemente in aiuti concreti oltre che nel supporto, anche per la ristrutturazione della Sanità in Calabria. Nell’immediato, e come spesso avviene, si può contare sul grande cuore meridionale che ha fatto partire una serie di iniziative di solidarietà".

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E sono tante a partire dalla "raccolta fondi #PRIMACHESIATARDI sul sito calabriaunitaperlavita.it per attrezzare con appositi ventilatori polmonari ulteriori posti letto per terapia intensiva presso gli Ospedali COVID-19: il Policlinico dell’Università “Magna Graecia” di Catanzaro e l’Ospedale Pugliese Ciaccio di Catanzaro. Donazione che potrà anche usufruire dei benefici fiscali previsti dall’art. 66 del Decreto “Cura Italia” pubblicato il 17.03.2020" alla "raccolta fondi SOS OSPEDALE DI CROTONE sulla pagina Facebook Giovanna d’Arco Onlus per fornire materiale sanitario all’Ospedale di Crotone".

"In entrambi i casi le donazioni sono fiscalmente deducibili, in base alla normativa nazionale. L’emergenza cresce e tutti noi abbiamo il dovere di far crescere la speranza. Chiediamo l’aiuto delle grandi aziende e di tutti i calabresi, anche e soprattutto di quelli che hanno dovuto abbandonare la loro terra per ragioni studio o di lavoro e che, siamo sicuri, ancora hanno nel cuore il loro attaccamento alle proprie origini, ai propri amici, ai propri familiari. Inoltre, non possiamo non segnalare iniziative degne di lode, come l’avvio delle Usca - Unità speciali di continuità assistenziale - che si è deciso di attivare nel territorio di Crotone e che potranno supportare e verificare i casi sospetti direttamente nelle case. Inoltre, ci uniamo ad un abbraccio verso i molti operatori sanitari che hanno chiesto ed ottenuto il cambio del proprio indirizzo di residenza per trasferirsi nei pressi dell’Ospedale in cui lavorano, ciò per proteggere il proprio nucleo familiare e tanti altri cittadini da inevitabili ipotesi di contagio. Insieme possiamo e dobbiamo farcela. #restiamoacasa #siamosolidali #primachesiatardi #calabriaunitaperlavita"

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