Coronavirus. La sensibilizzazione dei cittadini al centro della campagna "Dico32- Salute per tutte e tutti": ci sarà anche l'Italia 

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Locandina Campagna "Dico32 - Salute per tutte e tutti"
  31 marzo 2020 12:16

Dalla rete italiana del People's Health Movement (Movimento dei Popoli per la Salute), e come parte della Campagna Dico32 - Salute per tutte e tutti!, un appello per sensibilizzare cittadini, associazioni e istituzioni sull'importanza di un piano di tutela della salute e del Servizio Sanitario Nazionale, anche alla luce delle criticità che il diffondersi del Covid-19 ha fatto emergere. L’azione è in adesione alla campagna europea dal titolo Our health is not for sale (La nostra salute non è in vendita).

La Campagna in Italia. Dall'1 al 6 aprile sulla pagina facebook della Campagna Dico32 - Salute per tutte e tutti! saranno pubblicati i sei messaggi ritenuti fondamentali per tutelare la salute e garantire un servizio sanitario efficace ed equo.

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Il 7 aprile, attraverso un’azione collettiva, tutte le persone sono invitate a diffondere i messaggi esponendoli sulle porte di casa, negli atri dei condomini o su un lenzuolo appeso ai balconi, per chiedere:

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  1. Un servizio sanitario per tutte e tutti, in cui la salute sia concepita come diritto umano fondamentale garantito indipendentemente dallo stato giuridico, abitativo, economico e dal paese di provenienza. Mai come ora è evidente che solo garantendo un accesso universale al servizio sanitario è possibile tutelare la salute della collettivitàe rallentare il contagio.
  2. La fuoriuscita del mercato dall'ambito della salute: negli ultimi anni il Servizio Sanitario Nazionale è stato privato di risorse mentre sono cresciute la sanità privata e l'industria sanitaria delle assicurazioni, che non proteggono dalle pandemie. Mai come ora è evidente che per rispondere a un problema di salute pubblica serve un servizio sanitario che garantisca servizi essenzialiche non generano profitto e che operi in modo coordinato sul territorio.
  3. No al definanziamento e al taglio del personale, che ha generato l’inadeguatezza da parte delle strutture sanitarie nel gestire l’epidemia di Covid-19, sia per insufficienza di posti letto e strumentazioni adeguate che per il forte sotto organico del personale sanitario. L’emergenza del Covid-19 sta inoltre dimostrando che un sistema sanitario efficace deve essere nazionalesia su un piano legislativo che della normativa tecnica e che le forme di regionalismo in sanità stanno risultando caotiche e inefficienti.
  4. Un sistema di cure integrato e di prossimitàin cui, prima ancora di prevenire la malattie, si promuova la salute, allontanando con ogni strumento e politica il bisogno di cura. Mai come ora è evidente come per poter rispondere ai bisogni dei singoli è necessaria una comunità che supporti e metta in circolo le risorse, e in cui i diversi servizi e le diverse professioni siano integrate e dialoghino.
  5. La partecipazione come strumento chiave per favorire l’autodeterminazione delle persone e delle comunitàe per generare politiche di trasformazione sociale attraverso meccanismi di inclusione, ascolto e azione collettiva diretta. La pandemia mette a rischio soprattutto la salute delle persone che vivono in condizioni più svantaggiate: è fondamentale costruire un tessuto sociale di cooperazione, mutuo aiuto e partecipazione per attuare una gestione non individualistica della crisi sanitaria e socialeseguita alla pandemia.
  6. Una politica pubblica mirata alla promozione della salute attraverso le lenti della giustizia sociale, dell’equità e in un’ottica di sostenibilità del pianeta. L’epidemia attuale mostra che tutti siamo a rischio e possiamo rappresentare un rischio per le altre persone, ma anche che non siamo tutti esposti nello stesso modo e non abbiamo le stesse possibilità di mettere in campo azioni personali per proteggerci. Inoltre, il caso del Covid-19 ha reso evidente come la salute umana sia in profonda connessione con quella ambientalee come per tutelarla serva prendersi cura di ciò che la determina nei contesti in cui viviamo.

La campagna in Europa. A livello europeo la campagna Our health is not for sale (La nostra salute non è in vendita) è promossa da People's Health Movement, network globale presente in circa 70 Paesi che riunisce attiviste e attivisti per l'accesso universale alla salute, organizzazioni della società civile e istituzioni accademiche, e dalla Rete europea contro la privatizzazione e la commercializzazione della salute e della protezione sociale, realtà entrambe impegnate da anni nella difesa del diritto alla salute per tutti i popoli del mondo, oggi ancora più importante alla luce dell'emergenza scaturita dalla pandemia di Covid-19.

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L'appello: Il 7 aprile organizziamo azioni decentralizzate in tutta Europa in occasione della giornata europea contro la commercializzazione della salute. Chiamiamo tutte le persone a manifestare il proprio sostegno al nostro appello “Diffondere la solidarietà e non il virus”. Come? Partecipando all’iniziativa "lenzuolo bianco": Esponete i vostri messaggi su uno striscione bianco o su un cartellone da esporre in un luogo visibile (balcone, atrio del condominio, porta di casa…); Fatevi una foto con i vostri messaggi; Condividete: sui social con l'hashtag #health4all e #salutepertutteetutti; sulla mappa interattiva che potete raggiungere qui: bit.ly/Agir4Health

 

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