Coronavirus. La "zona rossa" non basta per fermare il focolaio di San Lucido: scatta l'obbligo di mascherine per chi si muove e si pensa ad una struttura solo per contagiati

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images Coronavirus. La "zona rossa" non basta per fermare il focolaio di San Lucido: scatta l'obbligo di mascherine per chi si muove e si pensa ad una struttura solo per contagiati

  09 aprile 2020 21:43

Da "zona rossa" a "zona rossa rafforzata". Il comune di San Lucido (nel Cosentino) diventa il primo comune con l'obbligo di indossare le protezioni (anche le mascherine) negli spostamenti consentiti anche all'interno e sia all'esterno. Così come l'uscita dai confini municipali è consentita soltanto ai il divieto di agli "operatori sanitari e socio-sanitari, del personale impegnato nei controlli e nell’assistenza alle attività relative all’emergenza, le forze dell’Ordine". Chi invece rientra fra le attività essenziali (ancora aperte dopo il Dpcm del governo) dovrà dimostrare che la trasferta non è differibile. E' quanto prevede l'ordinanza 27, emanata dal presidente della Regione Jole Santelli.

La ragione dell'ulteriore stretta è presto spiegata: "le misure di isolamento domiciliare di soggetti positivi residenti, possono non essere adeguate al contenimento della diffusione del contagio".  "Nel territorio del Comune di San Lucido, nonostante le misure intraprese, ad oggi, si registra una crescita dei casi che è arrivata a 52, dei quali 4 deceduti, con un incremento di circa il 900% dei casi presenti alla data di adozione dell’Ordinanza n. 11/2020; l’attuale situazione epidemiologica fa registrare un aumento dei casi da circa 0,9/1000 abitanti a circa 8,8/1000 abitanti", Questi sono i numeri forniti nell'ordinanza presidenziale. 

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Il provvedimento, che avrà efficacia fino al 19 aprile, dispone anche l'incremento dello screening sul territorio. E prospetta anche un'altra soluzione fin qui inedita: " Il Dipartimento di Prevenzione dell’ASP di Cosenza ed il Comune di San Lucido vorranno valutare, di concerto, l’isolamento obbligatorio presso una struttura all’uopo dedicata, di tutti i cittadini attualmente positivi al SARS-Cov-2, quale isolamento domiciliare. La prescrizione – in analogia con il provvedimento di quarantena individuale – sarà disposta a cura del Dipartimento di Prevenzione dell’ASP di Cosenza, mentre il provvedimento sarà adottato dal Commissario Prefettizio del Comune di San Lucido". Insomma viene ventilata l'individuazione di una struttura Covid perché a quanto pare "la convivenza di soggetti risultati negativi al test, con quelli affetti da COVID-19, stia determinando la diffusione del virus, atteso che nelle singole abitazioni non si riesce ad assicurare una divisione di ambienti che possa garantire l’isolamento dei contagiati". Da qui l'indicazione che "i soggetti con tampone positivo trascorrano la quarantena lontano dalle loro famiglie, così da garantire un isolamento adeguato in strutture dedicate, presso le quali garantire, comunque, la necessaria sorveglianza sanitaria ed assistenza". Insomma, il focolaio di San Lucido preoccupa per davvero. (g.r.)

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