Coronavirus. L'appello del presidente Avis Calabria, Chiriano: "Fermare le donazioni del sangue sarebbe una sciagura. Il nostro sistema è sicuro" (VIDEO)

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images Coronavirus. L'appello del presidente Avis Calabria, Chiriano: "Fermare le donazioni del sangue sarebbe una sciagura. Il nostro sistema è sicuro" (VIDEO)
Rocco Chiriano, Presidente Avis Calabria
  09 marzo 2020 14:27

"Non ci giriamo dall'altra parte". Il presidente dell'Avis Calabria, Rocco Chiriano, lancia l'appello ai donatori di non farsi intimorire dal Coronavirus e non creare l'ulteriore emergenza di carenza di sangue nei presidi ospedalieri.

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"Il messaggio è di fiducia ai nostri donatori che devono continuare a venire a donare il sangue nelle nostre sedi. Nel 2019 abbiamo assicurato l'autosufficienza a tutti i nostri ospedali. Gennaio - spiega- era cominciato molto bene con un incremento delle donazioni. Abbiamo una lieve flessione nel mese di febbraio e ai principi di marzo rispetto all'anno scorso. La paura del virus, la paura che non si possa donare il sangue non ci deve fermare dal compiere il nostro dovere".  

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"Il nostro sistema è affidabile - prosegue il presidente dell'Avis Calabria-, è sicuro, è affidato a professionisti della medicina (medici e infermieri) nonché a personale volontario appositamente formato e addestrato. Lavoriamo come Civis, cioè con la Frates, Fidas, la Croce Rossa Italiana e il dipartimento della Salute della Regione Calabria in perfetta sintonia. Abbiamo alla spalle il centro regionale sangue che ci aggiorna costantemente sulle novità che noi dobbiamo applicare sul territorio. E i nostri volontari sono formati per questo. Per cui non ci deve essere paura a donare sangue. Le nostre articolazioni, i nostri punti di raccolta sono sicuri. Fermare le donazioni adesso in Calabria rappresenterebbe una sciagura che si potrebbe aggiungere alla sciagura di una diffusione del virus. Ecco perché riteniamo importante che ognuno si assuma le proprie responsabilità. Non ci possiamo fermare. Un grazie di cuore a tutti i donatori".   

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"Facciamo parte di una comunità e dobbiamo tutelare questa comunità. Lo possiamo fare in un solo modo: donando il nostro sangue e garantendo agli ospedali un flusso continuo di sangue per le loro esigenze. Non ci giriamo dall'altra parte. E' un impegno morale", ha chiosato. 

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