Coronavirus. L'associazione "Città del Vento" di Catanzaro si unisce all'USB e Potere al Popolo per le consegne a domicilio a coloro che sono in difficoltà

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Sede operativa da dove partono i volontari per la distribuzione dei generi alimentari a Catanzaro
  10 aprile 2020 11:01

"Siamo arrivati a raggiungere oltre 400 famiglie nella sola città di Catanzaro, nel progetto di assistenza alle persone bisognose con alimenti e medicinali a domicilio, oggi alla collaborazione tra la Pubblica Assistenza Croce Verde Catanzaro – Potere al popolo e USB, si aggiunge con i ragazzi del servizio civile  il  Circolo Acli “Città del Vento - laboratorio sociale - aps” (Associazione di Promozione Sociale, affiliata alle ACLI, con sede legale e operativa in Catanzaro)", ad annunciarlo e l'Unione Sindacale di Base Catanzaro in una nota stampa.

"Non possiamo che essere grati ed accettare con passione tutte queste realtà catanzaresi che si aggiungono in questo momento per dare risposte a tanta gente rinchiusa in casa, che non ha soldi, non ha derrate alimentari, non ha medicinali per curarsi. In questa fase come associazioni siamo in prima linea per prevenire il diffondersi dell’epidemia e con le dovute accortezze e tutele personali al rischio di diffusione da COVID-19, siamo giornalmente nella nostra sede a ricevere richieste, smistare alimenti e medicinali, - quindi questa collaborazione arriva in un momento favorevole sotto le festività, per andare incontro ai meno abbienti della nostra città", continua il sindacato.

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"Anche perché il trend è vero che è in diminuzione, ma proprio per questo dobbiamo tenere riservati i nostri anziani e  famiglie dall’esposizione fuori per le strade,  da un  virus che si diffonde velocemente, ecco perché serve la massima collaborazione tra associazioni che operano sul territorio cittadino. Già si viveva in una città dove le condizioni economiche e sociali non brillavano, tanti lavori sommersi o mal pagati, poche aziende, una città impiegatizia e silente,  ora da quando è scoppiato il virus le famiglie sono ancora più scoraggiate ma soprattutto senza soldi per beni di prima necessità".

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"Riteniamo con dati di fatto, vista la nostra esperienza in mezzo la strada, - ce lo riferiscono i ragazzi e le ragazze giornalmente - che fare del bene agli altri fa anche bene a sé stessi,  svolgere attività gratuite in associazioni permette di sentirsi utili, di migliorarsi, di accrescere le proprie abilità e competenze; ciò ci ha permesso, in questi giorni di instaurare rapporti interpersonali a distanza gratificanti con messaggi e preparazione di dolci da consegnare ai più svantaggiati. Riproponiamo questo quadro alla data odierna che risulta ricco di dati e informazioni sugli interventi che proseguono, ma soprattutto su aspetti fondamentali della nostra vita in un momento di difficoltà da parte di tutti i cittadini che ottengono di rado la ribalta mediatica". 

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