Coronavirus. L'Osservatorio permanente chiede chiarimenti al sindaco di Corigliano Rossano e all'Asp di Cosenza sul polo Covid della città

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L'ospedale di Corigliano Rossano
  08 aprile 2020 12:27

La struttura ospedaliera rossanese risulta vulnerabile e sensibile alla contrazione del virus per mancanza di protezioni individuali e per la presenza di ambienti promiscui. L'Osservatorio permanente sulla gestione e gli effetti della fusione chiede chiarimenti al sindaco Stasi e ai vertici dell’ASP di Cosenza. "3 morti, 39 contagi, 424 quarantene obbligatorie, è il bilancio che presenta la città di Corigliano-Rossano nell’ambito dell’emergenza Covid-19. Sono dati ufficiali che non tengono conto, tuttavia, degli invisibili. Sul punto la carenza di tamponi e la fitta tendenza di tanti di nascondere la contrazione del virus accentuano il pericolo di un dato ancora più marcato". 

L'Osservatorio permanente sulla gestione e gli effetti della fusione invita le autorità preposte a una attenta riflessione in ordine alla gravità dell’emergenza in atto che richiede una complessa valutazione degli interventi, a tutela dei cittadini. "Giungono segnali contrastanti circa l’attivazione di un Polo Covid all’interno del presidio ospedaliero “Nicola Giannettasio” di Rossano, al cui interno continuano a essere trattati sospetti casi Covid nonostante tale stabilimento sia sprovvisto di un percorso dedicato adeguato. Le indicazioni del Ministero della Salute parlano chiaro: i pazienti sospetti Covid devono essere convogliati presso il Dipartimento di emergenza e di accettazione di II livello (presenti solo negli ospedali HUB), contrariamente a quanto si verifica a Rossano. Tesi riaffermata nel corso dell’ultimo Consiglio regionale dal Presidente della Giunta Jole Santelli e confermata dal Commissario Cotticelli.  

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L’Osservatorio, nel prendere atto di articoli di stampa e di prese di posizione del personale sanitario, evidenzia come l’attuale stato di cose esponga a severi rischi sia il personale sanitario sia i cittadini, poiché i locali del presidio ospedaliero risultano altamente vulnerabili e sensibili alla contrazione del c-19. Ambienti promiscui e la mancanza dei dispositivi di protezione individuale determinano una situazione di totale insicurezza della struttura verso cui si ha l’obbligo e il dovere istituzionale di fornire delle risposte in segno di trasparenza nei confronti dei cittadini/contribuenti ciascuno dei quali legittimamente rivendica il sacrosanto diritto di conoscere la verità.

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L’Osservatorio si rivolge in primo luogo al Sindaco della Città Flavio Stasi, nella qualità di prima autorità sanitaria e di presidente della Conferenza dei sindaci; al presidente della Giunta regionale Jole Santelli e al Commissario straordinario Saverio Cotticelli; all’Assessore regionale Gianluca Gallo e al Consigliere regionale Giuseppe Graziano; ai parlamentari nazionali On.li Francesco Sapia, Francesco Forciniti, Elisa Scutellà, e alla Sen. Silvana Abate, affinché, a vario titolo facciano chiarezza circa la realizzazione di un Polo Covid al “Nicola Giannettasio” di Rossano con 4 posti letto (già esistenti) destinati  all’intensiva e 10 di sub intensiva, seppure in violazione alle disposizioni emesse dalla direzione generale della prevenzione sanitaria del Ministero della Salute (note Circolari n. 1997 del 22 gennaio 2020 e n. 2302 del 27 gennaio 2020 e del 22 febbraio del 2020) e all’orientamento espresso pubblicamente dalla stessa Presidente Santelli in sede di Consiglio regionale"

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