Coronavirus. Madre e figlio in isolamento volontario a San Demetrio Corone: rientrati venerdì da Codogno. Altri due a Fuscaldo

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Coronavirus (Foto d'archivio)
  24 febbraio 2020 10:49

Sono in isolamento volontario, a San Demetrio Corone, in provincia di Cosenza, madre e figlio, rientrate venerdì da Codogno, l'area del Lodigiano dove è stato localizzato uno dei focolai del Coronavirus.  Le due persone, che - è stato specificato - non presentano alcuna sintomatologia, sono comunque seguite dai medici del Servizio nazionale 1500 attivato per il Coronavirus. In queste ore le autorità sanitarie preposte stanno eseguendo tutti gli accertamenti del caso.

Così anche a Fuscaldo, dove altre due persone hanno ritenuto opportuno ricorrere, autonomamente, allo stato di isolamento spontaneo, presso la propria abitazione - anche in assenza di sintomi - in quanto provenienti da un comune della Lombardia, confinante con le aree in cui si sono registrati una serie di contagi.

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A darne notizia il sindaco, Gianfranco Ramundo, sulla propria pagina Facebook, dove scrive: Care concittadine e cari concittadini, voglio rivolgere un sentito invito ed un accorato appello - così come fatto dal nostro Presidente Jole Santelli - a tutti coloro i quali, in questi giorni, sono rientrati o stanno rientrando dalle regioni del nord interessate dall’espansione epidemica, di comunicare, alle autorità sanitarie locali, il loro rientro, in modo da sottoporsi, volontariamente, alle misure previste dal protocollo del Ministero della Salute. A tal proposito, è da apprezzare il gesto compiuto da due concittadini, che si trovano attualmente a Fuscaldo e che, autonomamente, hanno ritenuto opportuno ricorrere allo stato di isolamento spontaneo, presso la propria abitazione - anche in assenza di sintomi - in quanto provenienti da un comune della Lombardia, confinante con le aree in cui si sono registrati una serie di contagi. La situazione è comunque sotto controllo, grazie anche al coordinamento in atto tra le Forze dell’Ordine e le competenti autorità sanitarie. Restiamo in attesa di comunicazioni ufficiali, che non mancheremo di rendervi note, auspicando, sempre, la massima cautela, ma senza allarmismi.

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