di TERESA ALOI
E' sereno Marco Rizzitano, proprietario a Milano, con Giampaolo Cardamone, di "Sbunda", paninoteca, bar e drogheria dal sapore tutto calabrese. Sicuro che, piano piano, si tornerà alla normalità. L'"emergenza coronavirus", come è ovvio, ha toccato anche lui.
"Ora la situazione è più tranquilla - spiega Marco - anche se c'è pochissima gente in giro". Il suo locale, 100 per cento calabrese, è proprio all'ingresso del quartiere Chinatown, "dove quasi tutte le attività hanno chiuso per ferie forzate".
"Inizialmente le persone si sono scagliate contro i cinesi, contro le loro attività. Da domenica - ricorda - c’è stata molta molta confusione, panico insensato". "Colpa" anche delle direttive emanate dalla Regione Lombardia in merito alla chiusura e apertura dei locali.
"Lunedì scorso - sottolinea Marco - abbiamo chiuso alle 18, da martedì siamo aperti ma non facciamo servizio al bar" .
Giorni difficili certo. Della "Milano da bere" neanche l'ombra. "Molti milanesi lavorano da casa o abitano fuori Milano e, per via delle università chiuse, molti ragazzi sono tornati a casa o sono andati a sciare", spiega Marco.
Da ieri, fortunatamente la situazione è migliorata: "Si cerca di ripartire e siamo quasi sui nostri ritmi. Speriamo che in questo week-end rientri la gente". Che possa tornare ad "assaporare" la Calabria. La "buona" Calabria.
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