Coronavirus. Nuova ordinanza regionale: prorogate le misure fino al 31 luglio con le nuove linee guida per le attività produttive

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images Coronavirus. Nuova ordinanza regionale: prorogate le misure fino al 31 luglio con le nuove linee guida per le attività produttive

Recepite le linee guida (lievemente aggiornate) sulle attività produttive. Previsto il divieto di transito e d'ingresso alle persone in arrivo dai Paesi già "bloccati" dal Governo

  16 luglio 2020 18:29

La Regione Calabria si adegua all'ultimo Dpcm di Conte del 14 luglio. Nella nuova ordinanza firmata dal presidente Jole Santelli, e predisposta dal delegato per l'emergenza Covid Antonio Belcastro, vengono prorogate le misure di contenimento del contagio vigenti fino al prossimo 31 luglio. 

Per quanto riguarda le linee guida sulle attività produttive viene recepita l'ultima versione, quella adottata dalla Conferenza delle Regioni lo scorso 9 luglio. I principali aggiornamenti riguardano la possibilità, dopo l’igienizzazione delle mani, di consultare riviste, quotidiani e materiali informativi nei ristoranti, nelle strutture ricettive, da barbieri e acconciatori, negli uffici aperti al pubblico. Così come le carte da gioco (per la verità regolate in anteprima proprio dalla Calabria) ed un favor all'igienizzazione delle mani rispetto all'uso dei guanti (per prevenire gli usi scorretti e quindi dannosi).

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SCARICA QUI LE LINEE GUIDA RECEPITE DALL'ORDINANZA

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Il nuovo provvedimento prevede: "il divieto d'ingresso e il transito nel territorio regionale alle persone che nei quattordici giorni antecedenti hanno soggiornato o transitato nei Paesi elencati all’art. 1 comma 1 dell’Ordinanza del Ministro della Salute del 9 luglio 2020, ed in quelli successivamente indicati dallo stesso Ministro". I Paesi interessati sono 13: Armenia; Bahrein;  Bangladesh;  Brasile; Bosnia Erzegovina; Cile;  Kuwait; Macedonia del Nord;  Moldova; Oman; Panama; Peru';  Repubblica Dominicana. Per la verità proprio oggi il ministro Speranza ha esteso la lista ad altri 3 paesi: Serbia, Montenegro e Kosovo. 

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"Resta vietato l’assembramento di persone in luoghi pubblici o aperti al pubblico. È fatto obbligo del rispetto delle misure igieniche, delle norme sulla distanza interpersonale e dell’uso delle mascherine o altra protezione a copertura di naso e bocca, in tutti i luoghi chiusi e nei luoghi all’aperto nelle circostanze in cui la distanza interpersonale non possa essere rispettata. Possono essere utilizzate mascherine di comunità, ovvero mascherine monouso o mascherine lavabili, anche auto-prodotte, in materiali multistrato idonei a fornire una adeguata barriera e, al contempo, che garantiscano comfort e respirabilità, forma e aderenza adeguate che permettano di coprire dal mento al di sopra del naso. Sono esentati dall’obbligo di usare protezioni delle vie respiratorie, i bambini sotto i sei anni e i soggetti con forme di disabilità non compatibili con l’uso continuativo della mascherina, ovvero i soggetti che interagiscono con i predetti".

Per quanto riguarda le misure di prevenzione da adottare nelle strutture di diagnosi e cura sono previste le seguenti raccomandazioni (LEGGI QUI IL DOCUMENTO).

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