Coronavirus. Oggi la benedizione “Urbi et Orbi” in una piazza vuota: ma può uno Stato interferire su un altro Stato?

Share on Facebook
Share on Twitter
Share on whatsapp
images Coronavirus. Oggi la benedizione “Urbi et Orbi” in una piazza vuota: ma può uno Stato interferire su un altro Stato?
L'avvocato Maria Concetta Crisafi
  27 marzo 2020 13:21

di MARIA CONCETTA CRISAFI

Questa sera dal Sacrato di Piazza San Pietro Sua Santità Papa Francesco impartirà la benedizione “Urbi et Orbi” in questo momento particolare per l’umanità che vede il mondo in ginocchio per il dilagare di questa grave pandemia che decima morti ogni giorno. È un gesto che il Buon Pastore compie in via eccezionale per farsi partecipe delle sofferenze del popolo, per infondere fiducia in quel Divino Amore che guida tutte le genti senza giudizio, senza condizione, senza distinzione, che trova nella Pietas Suprema la Fonte della sua stessa esistenza. Un momento di Grazia straordinario che concede un’opportunità di vivere con fede e speranza questo tempo di sofferenza, paura e morte.

Banner

Il mondo, però, oggi sarà dinanzi alle televisioni per ricevere questa benedizione, non ci sarà la Piazza gremita di gente, non si respirerà l’emozione dell’attesa davanti quella Sacra Porta, perché il popolo di Dio è stato relegato dentro le proprie case, chiuso privato della possibilità di celebrare il proprio Dio nel luogo dove Egli ha edificato la propria Casa. Sì, perché lo Stato italiano ha decretato “la sospensione delle cerimonie religiose e la  limitazione dell'ingresso nei luoghi destinati al culto”. La Chiesa, che fa della salvaguardia dell’umanità il suo scopo primario, che accarezza le debolezze e le caducità umane, ha accolto questo “ordine” impartito al solo scopo di tutelare i suoi fedeli, per non rendersi complice di un martirio annunciato.

Banner

Eppure c’è da chiedersi come possa uno Stato interferire su un altro Stato. C’è il dubbio che siano stati violati accordi statuiti. I Patti Lateranensi sottoscritti tra l’Italia e la Città Stato del Vaticano l’11 febbraio 1929 che sancivano l’indipendenza della Alta missione nel mondo della Chiesa sono stati relegati a mere apostille prive di significato. Su questo occorrerebbe seriamente interrogarsi e guardare oltre l’aspetto meramente emergenziale.

Banner

Può un decreto firmato dal presidente del Consiglio dei Ministri Italiano ordinare la limitazione dei luoghi di culto? È pur vero che molte Chiese stanno continuando a guidare il popolo di Dio mediante le dirette streeming, è pur vero che molti sono i sacerdoti caduti davanti alla scure di questo male invisibile, nuovi martiri dell’Amore Cristico, ma il rischio è che lasciando spazio alle ingerenze altrui si possa perdere di vista quello che è il diritto vivente per il quale i nostri padri hanno lottato e sacrificato la propria vita.

*avvocato

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner