Coronavirus. Operazione “Clean hands” tra Friuli e Lombardia: sequestrati oltre 17 mila litri di falso disinfettante

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images Coronavirus. Operazione “Clean hands” tra Friuli e Lombardia: sequestrati oltre 17 mila litri di falso disinfettante
Una immagine dell'uso di gel disinfettante (Foto di archivio)
  02 aprile 2020 15:23

Alcuni giorni fa, a Voghera, in Provincia di Pavia, con la collaborazione dei colleghi del luogo, i finanzieri isontini, sono giunti al sequestro oltre 17 mila litri di un cosiddetto gel igienizzante per mani abusivamente riportante sulle 21.600 confezioni un’azione “disinfettante”, “germicida” ed “antibatterica” mai sottoposta alla validazione delle qualità dal Ministero della Salute.


L’attività ha preso spunto dal sequestro effettuato a Monfalcone (GO) del carico di un autocarro che trasportava diversi cartoni di gel igienizzante in flaconi, denominato “Detergente Igienizzante Ml. 800 – Sanit Gel”, destinati alla vendita nel territorio isontino. A detto sequestro, a causa delle carenze di qualità del prodotto di cui si tentava il commercio, è seguita la denuncia dei responsabili all’Autorità Giudiziaria di Gorizia per “frode in commercio” prevista dall’art. 515 del Codice penale. Con l’obiettivo di ricostruire e disarticolare l’intera filiera commerciale non autorizzata, sono state poi disposte dall’Autorità Giudiziaria le perquisizioni all’interno dei magazzini della società produttrice che hanno consentito il sequestro di cui si dà conto.

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Per disposizioni del Ministero della Salute, i prodotti che vantano in etichetta un’azione di disinfezione, classificabili come prodotti “biocidi”, possono essere posti in commercio solo dopo aver ottenuto una specifica autorizzazione che ne certifica le qualità. Tale autorizzazione garantisce la sicurezza del prodotto per il consumatore e per l’ambiente, nonché la sua efficacia. Attribuire a prodotti detergenti, nel generico contesto delle proprietà igienizzanti ammesse, specifici effetti nei confronti di germi e batteri potrebbe ingenerare nel consumatore false aspettative sull’efficacia e “bontà” del prodotto. L’immissione in consumo della merce sequestrata avrebbe procurato un illecito guadagno stimato fino a 200 mila euro.
L’attività svolta nell’attuale contesto emergenziale dalla Guardia di Finanza isontina si armonizza con i compiti di presidio del territorio delle altre Forze di Polizia, secondo le direttive impartite dalla locale Autorità di Pubblica Sicurezza e dal Ministero dell’Interno, con lo scopo di garantire l’ordine pubblico economico da quanti nel particolare momento tentano iniziative commerciali

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