“C’è un numero che ci tiene in apprensione da settimane, ed è quello dei contagi totali da Coronavirus in Italia: erano 3 quelli accertati il 15 febbraio scorso, 23.073 i malati registrati ieri dalla Protezione civile. La diffusione dell’infezione avanza inesorabile al Sud, grazie anche alla incoscienza e alla superficialità di decine di persone, giovani e meno giovani, che hanno pensato bene di scappare dalla Lombardia dichiarata zona Rossa, e dal Nord in generale, per approdare nelle regioni con la sanità più disastrata del Paese. Lo abbiamo già sostenuto, e lo ribadiamo: non bastano le ordinanze per chiudere i lungomari, i parchi, le ville comunali, serve l’Esercito perché bisogna bloccare tutto, come ha fatto la Cina”.
E’ quanto sostengono Paolo Petrolo e Alberto Tiriolo del Centro Studi Politico Sociali “Don Francesco Caporale” che nei giorni scorsi aveva sollecitato il presidente della Regione Calabria, Jole Santelli, ad assumere questa drastica soluzione per contenere il contagio, visto “il persistere di atteggiamenti poco responsabili di quanti continuano a sottovalutare l’importanza di rispettare le misure individuate dal Governo per contenere la diffusione del virus. Una misura che, come è emerso in una intervista nel corso della trasmissione di Lucia Annunziata, la presidente Santelli ha richiesto con determinazione, e per questo la ringraziamo", si legge ancora nella nota di Petrolo e Tiriolo.
"Il virus non conosce confini, - proseguono - bisogna bloccare tutto: strade, autostrade, aeroporti, stazioni bus e ferroviarie, soprattutto in questa fase di ‘invasione’ del sud perché sappiamo per certo che le epidemie all’inizio crescono in maniera esponenziale e nel Meridione, in generale, in Calabria in particolare, è quel momento è adesso. La nostra sanità è già in affanno: il piano anti Covid messo in atto dall’Azienda ospedaliera “Pugliese-Ciaccio” con il coinvolgimento del Policlinico Universitario, così come avevamo sollecitato, è fondamentale ma non basterà. Serve il coinvolgimento delle cliniche private accreditate che hanno l’occasione di rendere il favore ad una sanità regionale che li ha sempre avvantaggiati. Servono dispositivi di protezione individuale – mascherine e guanti in particolare - che mancano per medici, infermieri, operatori socio sanitari, dovunque: è come mandare in guerra i nostri soldati senza fucili".
"Per coordinare al meglio le operazioni, - si legge ancora - pur apprezzando la nomina della task force regionale composta da professionisti autorevoli, pensiamo sarebbe opportuno individuare una figura di grande spessore e competenza al pari di Bertolaso in Lombardia: se fosse nelle condizioni di accettare, sarebbe davvero straordinario poter contare sul supporto e l’esperienza di Gino Strada. Pensiamo al rischio della recessione economica con grande preoccupazione: sappiamo bene che le misure assunte dal Governo nazionale con il decreto “cura Italia” puntano a sostenere imprese e famiglie in questa fase drammatica. Ma – concludono Petrolo e Tiriolo - il primo obiettivo è vincere contro il virus per progettare il dopoguerra, quando serviranno davvero azioni di rottura affrontare la crisi economia. Adesso pensiamo, tutti insieme con grande responsabilità ad arrivare al ‘dopo’ che aspettiamo”.
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