Coronavirus. Quarantena e caos sulle ordinanze di chiusura delle scuole: come la Calabria affronta l'emergenza

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Il tampone utilizzato dai medici
  24 febbraio 2020 21:17

Non ci sono contagiati, ma da oggi il Coronavirus è diventato un serio problema sociale anche in Calabria. I casi sospetti cominciano a diventare sempre più numerosi, finora tutti smentiti dagli esami successivi. A Nocera Terinese, un genitore rientrato da Codogno (uno dei focolai in Italia) aveva mandato la figlia a scuola. L'allarme scatta a scuola e il sindaco dispone la quarantena per la famiglia. All'ospedale Reggio Calabria è risultata negativa al Covid-19 una donna di 57 anni di Montebello Jonico. Il caso più delicato è stato però un medico dell'ospedale di Catanzaro sottoposto all'isolamento nel reparto di Malattie Infettive (il centro di riferimento regionale), il cui test è stato negativo nel pomeriggio.

 

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TUTTO QUELLO CHE SAPPIAMO SUL NUOVO CORONAVIRUS. E' un nuovo ceppo di coronavirus che non è stato precedentemente mai identificato nell'uomo. In particolare quello denominato SARS-CoV-2 (precedentemente 2019-nCoV), non è mai stato identificato prima di essere segnalato a Wuhan, Cina, a dicembre 2019.

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SULLA CHIUSURA DELLE SCUOLE DECIDE IL GOVERNO- Nessun infetto, ma tanta agitazione fra le varie autorità e le famiglie calabresi. La giornata si era aperta con la conferenza stampa del sindaco di Catanzaro Sergio Abramo che annunciava l'intenzione di adottare un'ordinanza per chiudere le scuole. "Lo avrei fatto già ieri, ma mi hanno rallentato", ha detto. Nemmeno il tempo di annunciare una riunione in Prefettura per decidere il da farsi, che per bruciare tutti sul tempo ed evitare scelte autonome e diverse nel territorio calabrese la governatrice Jole Santelli dà notizia di aver inviato al governo una proposta di ordinanza, su scala regionale (LEGGI QUI), che include non solo la sospensione delle attività scolastiche (fino a domenica) ma anche quelle universitarie e le altre manifestazioni pubbliche. Nel frattempo i primi cittadini di piccoli comuni hanno assunto sporadiche iniziative. A quel punto il governo ha rallentato tutto. Domani le scuole calabresi saranno ufficialmente aperte e l'eventuale ordinanza sulla chiusura delle scuole dovrà comunque passare da una cabina di regia unitaria per tutte le regioni a cui non si applica direttamente il decreto legge dell'esecutivo nazionale. Infatti le misure straordinarie, da decreto legge numero 6 del 23 febbraio, sono attivabili soltanto se c'è almeno un contagiato sul territorio. Cosa che non vale per nessun comune calabrese. Domani se ne saprà di più. Il Governo dovrebbe adottare un provvedimento unitario su scuole e manifestazioni pubbliche. In ogni caso, a Catanzaro, in Prefettura ci sarà un confronto con tutte le istituzioni interessate. 

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LE "FALLE" NEI CONTROLLI- Fra genitori che chiedono sicurezza per i loro figli e attività pubbliche rinviate, non è sfuggito come i controlli negli aeroporti e nelle stazioni ferroviarie non sia stati proprio così rigidi. Le maglie nei confronti di chi arrivava da zone a rischio non si sono strette come da protocolli di sicurezza. A denunciarlo i diretti interessati che in più circostanze si sono "auto-denunciati" come soggetti lasciati passare senza particolari verifiche nonostante la provenienza da aree calde. Oltre a questo, gli stessi operatori sanitari cominciano a segnalare come "i numeri di pubblica utilità" messi a disposizione delle autorità stiano presto diventano non più raggiungibili o sempre occupati.  

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