Per la Fase 2, quella della ripartenza delle attività produttive, "meglio dei provvedimenti nazionali ma poi la situazione a seconda delle regioni può cambiare".
E' l'opinione di Gianni Rezza dell'Istituto superiore di sanità (Iss) al Tg3 aggiungendo che "naturalmente ancora nella Fase 1".
I contagi che si registrano in Italia per il coronavirus - ieri 3.491 in più - per Rezza "sono una coda drammatica dell'epidemia, concentrata specialmente nelle Rsa e nelle Ra", le residenze assistenziali per anziani. In generale, comunque, "per ogni caso di Covid 19 segnalato ce ne sono da 5 a 10 non segnalati", aggiunge l'infettivologo, secondo il quale per trovare anche gli asintomatici soprattutto "servono reagenti (per i tamponi, ndr) e squadre sul territorio".
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