Coronavirus. Riflessione di Giancarlo Spadanuda: “La banalità del male ed il Virus"

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Giancarlo Spadanuda
  10 aprile 2020 21:23

di GIANCARLO SPADANUDA

 I soldati tedeschi  del Battaglione 101, durante la 2a guerra mondiale, massacrarono, in Polonia, nel corso di un anno, circa 50.000 ebrei. Erano spietati assassini? NO-fanatici antisemiti? NO, erano semplici impiegati, operai, artigiani, commercianti, arruolati lì per lì per estrema necessità. Questa è la verità storica descritta nel libro dello storico Christopher Browning  “UOMINI COMUNI”, scritto dopo accurate e lunghe ricerche nel 1992.La ferocia si spiega,secondo lo storico, con l’OBBEDIENZA cieca, stupida, all’autorità costituita.

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Anche nel famoso libro di Hanna Arendt “LA BANALITA’ del MALE” scritto nel 1963 (e dal quale è stato tratto l’omonimo drammatico film) si giunge alla stessa conclusione. La giornalista americana inviata in Israele per documentare il processo ad Eichmann (mandò milioni di persone nelle camere a gas), afferma che questi non era né mostruoso, nè diabolico, ma solo un uomo normale, “come uno di noi”; aveva però  il difetto di avere rinunciato a pensare autonomamente, nel corso della sua carriera militare, quasi che avesse voluto abdicare al suo essere una persona, perchè ora, dinanzi ai giudici, il suo refrain è: “ho eseguito gli ordini”.

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E’ questa la “banalità del male”,cioè l’incapacità di distinguere il bene dal male, il giusto dall’ingiusto. Anche qui, dunque, l’obbedienza stupida all’autorità costituita.

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Ai nostri giorni,con una militarizzazione sempre a maglie più strette della nostra libertà (stanno persino arrivando i droni per sorvegliarci e le app sugli smartphone per seguirci ovunque, anche al cesso) si stanno verificando stupide e scomposte obbedienze al potere, da parte, ad esempio, di novelli sceriffi;le delazioni stanno aumentando (su delazione viene multato il signore che ha acquistato tre bottiglie di vino al supermercato); un sindaco ha affisso cartelli SOLO sulle porte dei migranti, imponendo loro di non uscire di casa, causa virus; alcuni sindaci sono stati multati (anzichè essere encomiati) perché hanno mostrato solidarietà a degli anziani; un amministratore è convinto nella sua cieca e paranoica obbedienza all’autorità, di essere il padrone assoluto di una intera fetta del suolo italiano; una lavoratrice di mascherine-da portare gratuitamente a chi ne aveva bisogno-è stata multata solo perché aveva oltrepassato il confine del proprio comune di appena cinquanta metri, e così via.

Certo, le limitazioni imposteci vanno rispettate: ma non si può in nome di esse perdere il buon senso e la facoltà di pensare autonomamente SOLO per accondiscendere all’AUTORITA’ COSTITUITA.

“Gli italiani non sono nazisti ma solo perché nessun potere totalitario ci ha offerto di obbedirgli ciecamente” (Odifreddi).  Purtuttavia, la “banalità del male" è un pericolo ancora oggi. 

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