Coronavirus. Rifondazione Comunista chiede al Governo di sospendere le attività in tutte le aziende e le fabbriche non considerate essenziali

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Il simbolo del partito della Rifondazione comunista
  12 marzo 2020 11:40

"Rifondazione Comunista chiede al governo di sospendere le attività in tutte le aziende e le fabbriche che non si considerino essenziali. E bisogna farlo su tutto il territorio nazionale se si vuole fermare il contagio. I cinesi lo hanno fatto". E' quanto si legge in una nota stampa di Maurizio Acerbo, Segretario Nazionale Partito della Rifondazione Comunista - Sinistra Europea e Antonello Patta, Responsabile Nazionale Lavoro Partito della Rifondazione Comunista - Sinistra Europea

"La Costituzione garantisce il diritto alla salute - prosegue la nota - e non si può fermare davanti ai cancelli delle fabbriche, dei call center, delle aziende".

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"Anche nei grandi stabilimenti come SEVEL e Fincantieri - si legge ancora - non sono state finora garantite misure prevenzione e governo e regioni non hanno attivato controlli. Abbiamo messo sul nostro sito a disposizione un vademecum di tutela del lavoratore dal rischio biologico (http://www.rifondazione.it/primapagina/?p=41408)".

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"Bene fanno lavoratori che - conclude - cominciano a scioperare come nella logistica. Il contagio si combatte consentendo a lavoratrici e lavoratori di non essere involontari veicoli del contagio. Chiediamo di sospendere le attività non essenziali, garantire un reddito di quarantena ai lavoratori autonomi e alle partite IVA e ammortizzatori sociali straordinari anche per piccole imprese, sospensione delle scadenze fiscali, blocco dei mutui, dei distacchi dell'acqua e degli sfratti".

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