"Apprendiamo, attraverso una nota stampa del vice presidente della Regione Calabria Spirlì, che saremmo pronti a riaprire le attività produttive dei settori turistici e della ristorazione. L'assessore al ramo afferma che la decisione è maturata dopo l'incontro con le Associazioni di Categoria di settore, che non ha visto, evidentemente, la partecipazione dei sindacati". Ad affermarlo è in una nota Giuseppe Valentino di Filcams Cgil.
"Fermo restando che tutti, i lavoratori in primis, avvertono l'esigenza e la necessità di tornare a lavorare lasciandosi alle spalle questo periodo buio ed incerto, per le proprie sorti ed il proprio reddito, rimane prioritario per quanto ci riguarda il tema della Salute e Sicurezza.
La Regione, evidentemente poco attenta o irrispettosa del confronto che il Governo ha costruito con i sindacati Confederali dal quale è nato il Protocollo sottoscritto il 14 marzo- si legge nella nota della Cgil- pensa che per riaprire basti “tirare su la saracinesca” non curandosi di chi dovrà metterci le braccia.
I gravissimi episodi che hanno caratterizzato anche la fase del lookdown nelle realtà rimaste attive, pensiamo ai focolai dentro le RSA, pare non preoccupino più di tanto chi governa la Regione Calabria.
Chiediamo- continua la nota di Valentino- oltre che un confronto con l'assessore che dovrebbe avere il buon gusto e la correttezza Istituzionale di ascoltare le parti sociali tutte, chiarimenti e garanzie sulle modalità che sono state individuate per garantire la Salute e Sicurezza pubblica, quella dei lavoratori e delle lavoratrici.
Vorremmo sapere se in questa fase le aziende hanno provveduto ad attuare misure di sanificazione delle aree di lavoro e di somministrazione al pubblico, che misure di prevenzione sono state attuate per chi lavora e per chi acquista, quali indicazioni ha dato la Regione Calabria in tal senso e con quali modalità saranno effettuate verifiche e controlli.
Non si può giocare sulla pelle delle lavoratrici e dei lavoratori che non possono essere trattati alla stregua di una fornitura qualsiasi a disposizione delle aziende, stiamo parlando di persone, non di mercanzia".
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