"Veramente una sgradita sorpresa, ed un esempio di cattiva organizzazione in tempo di emergenza per la pandemia del Corona Virus, quello che hanno trovato stamane risvegliandosi gli utenti di Poste Italiane, perlomeno i tantissimi tra noi catanzaresi che si sono ritrovati davanti all'ufficio postale del proprio quartiere inopinatamente chiuso, a quanto pare sine-die, ed invitati a rivolgersi, per operazioni indifferibili, agli sportelli delle Poste Centrali su Corso Mazzini".
Lo denuncia in una nota, Lorenzo Scarfone, segretario provinciale del Movimento Sociale Italiano-Fiamma Tricolore. "Chi avesse voluto, come noi, documentarsi ulteriormente - spiega Scarfone - trovava su internet la nota di Poste Italiane che annunciava una "omogeneizzazione" della apertura degli sportelli in base al numero degli abitanti. La notizia è che, per esempio, risultano sicuramente chiusi gli Uffici di Via Orti a Gagliano e di via Campanella a San Antonio, il che significa che un territorio di oltre 10.000 abitanti viene lasciato completamente scoperto e si 'istigano' i cittadini a spostarsi, con un percorso di diversi chilometri, in centro ad affollare i locali di Corso Mazzini qualora siano costretti a dover espletare operazioni irrimandabili, con tutte le conseguenze di chiara evidenza contrarie ai provvedimenti ed agli intendimenti che il Governo Italiano indica in tema di comportamenti tesi a limitare la diffusione della pandemia che oggi flagella l'Italia".
La Segreteria Provinciale del MSI-Fiamma Tricolore, "atteso quanto sopra", chiede alle Istituzioni "di voler intervenire presso Poste Italiane affinché venga posto riparo con la massima urgenza a questa evidente incongruenza rispetto al percorso indicato ed intrapreso in tutto il Paese, soprattutto considerata la fascia di età largamente maggioritaria tra gli utenti dell'azienda e che coincide con quella maggiormente esposta ai rischi del Coronavirus".
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