di MANUELA TULLI
La notizia è corsa sui social e nelle chat dei genitori: 'Scuole chiuse in tutta Italia'. Ma era una delle tante notizie false che girano in questi giorni di allarme coronavirus. Il governo ha subito fermato la 'bufala' e anche il premier Giuseppe Conte ha sottolineato che nelle zone che non sono focolaio del virus "non si giustifica la chiusura delle attività scolastiche". Intanto però si aggiunge un'altra regione che ha deciso di chiudere gli istituti: nelle Marche niente scuola per gli alunni fino al 4 marzo. "Un contagio al confine della nostra regione, a Cattolica - ha spiegato il Governatore Luca Ceriscioli -, ci segnala che sono sempre più urgenti misure di contenimento".
A livello nazionale è stato invece deciso, per tutti, che "i viaggi d'istruzione, le iniziative di scambio o gemellaggio, le visite guidate e le uscite didattiche" programmate dalle scuole di ogni ordine e grado "sono sospese fino al 15 marzo 2020". Ed è stato anche deciso che dopo 5 giorni di assenza, per rientrare in classe occorrerà un certificato medico. Sulla diffusione di false notizie è intervenuta la ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina: "In questa fase alimentare false notizie sulla chiusura delle scuole è da irresponsabili. Le decisioni vengono prese e comunicate dalle autorità competenti. Il consiglio è questo: ascoltare solo le fonti ufficiali".
Se la chiusura generalizzata delle scuole non era che un falso allarme, è un dato di fatto che, con la chiusura degli istituti in gran parte del Nord Italia, e da domani anche nelle Marche, quasi un alunno su due nel Paese è a casa. La stima è di Tuttoscuola: sono 26mila le scuole statali e paritarie chiuse, 180mila le classi inattive. A conti fatti, l'emergenza coronavirus ha messo a casa quasi 4 milioni di studenti, ovvero il 44% dell'intera popolazione scolastica del Paese. E per queste ragioni il Moige, il Movimento Italiano Genitori, chiede permessi per uno dei due genitori che hanno i figli a casa. Intanto si attivano le prime esperienze di scuola on line. E' il caso, per fare un paio di esempi, dell'Istituto Comprensivo di Pianoro, comune alle porte di Bologna, e dell'Istituto Comprensivo Ungaretti di Melzo (Milano). Resta comunque il problema, per gli alunni delle zone attualmente sottoposte a misure restrittive, della perdita di molte ore di lezione.
Il leader della Lega Matteo Salvini propone: "Se il protrarsi della chiusura delle scuole sarà di oltre una settimana bisognerà pensare di prolungare l'anno scolastico oltre la data di chiusura preventivata". Infine è stato revocato lo sciopero della scuola proclamato per il prossimo 6 marzo. È quanto hanno deciso Cgil, Cisl, Uil, Gilda e Snals data la chiusura delle scuole in molte regioni e "per senso di responsabilità", come sottolineato dagli stessi sindacati.
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