Coronavirus. Yacoubi: "Continuate a stare a casa, ma attenti alle fake news"

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images Coronavirus. Yacoubi: "Continuate a stare a casa, ma attenti alle fake news"
Sarah Yacoubi
  26 marzo 2020 18:54

di SARAH YACOUBI*

Le bufale tendono a diventare virali. Il fatto che un messaggio sia stato condiviso molte volte non lo rende vero. Non inoltrare un messaggio solo perché il mittente ti ha chiesto di farlo. Se ritieni che una notizia sia falsa, avvisa la persona che ti ha inviato il messaggio e invitala a verificare la veridicità dei contenuti prima di condividerli. Se ricevi continuamente notizie false o contenuti ingannevoli da determinati gruppi o contatti, ti incoraggiamo a segnalarli.

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"Telefoni intercettati, tutti registrati!”, questa - ad esempio- l'ultima bufala che circola su WhatsApp. La fake news si rivela una beffa: usa un vero decreto ma il link si apre con una secca smentita

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La bufala del “Provvedimento sulle Intercettazioni e le nuove regole di comunicazione”

Che porta Il messaggio virale

Da domani, nuove regole di comunicazione:

Tutte le conversazioni verranno registrate.
Vengono registrati tutti i registri delle chiamate telefoniche.
Tutti i messaggi e le chiamate di WhatsApp vengono registrati.
Monitoraggio di Twitter.
Monitoraggio di Facebook.
Segui tutti i social network e i forum.
Tutti i dispositivi sono collegati ai sistemi dipartimentali dei servizi di intercettazione telefonica del governo CDMX.
fare attenzione a non inviare messaggi o informazioni non necessari contrari alle leggi e ai costumi. Evitare di condividere informazioni riservate con amici e familiari.
Dillo ai tuoi figli e stai molto attento! Molto!
È importante trasmettere questo messaggio solo oggi, perché domani ci sarà un altro tipo di osservazione.
Incredibile, ma vero. Invia oggi a tutti i tuoi parenti e amici.
“Tutto ciò che scrivi o dici può essere usato contro di te, anche qualsiasi battuta!”
Per chi non lo sapesse.

Al di là delle farneticazioni appena elencate, fa sorridere il fatto che al termine dello stesso messaggio viene postato un link ad una notizia dell’agenzia Agi che rimanda al reale decreto sulle intercettazioni, ma che smentisce fin dalle prime righe il suddetto messaggio di Whatsapp “Caro lettore – si legge su Agi.it – se sei arrivato fin qui seguendo un messaggio allarmistico, devi sapere che questo articolo non ha alcun collegamento con quanto hai letto poco prima. Questo è un servizio di cronaca politica del 28 febbraio scorso che riporta correttamente quanto deciso dal Parlamento italiano in materia di intercettazioni. Questo articolo è vero, quello che hai letto prima è falso”. Come dire, ti consigliano di fare una cosa, per poi rimandarti ad una notizia che sbugiarda completamente quanto ti hanno appena detto. Ovviamente il provvedimento CDMX e il decreto sulle intercettazioni, così come spiegato via WhatsApp, è assolutamente falso. La raccomandazione è sempre la stessa: fate attenzione a questi messaggi di allarme diffusi via chat e social, al 99% (se non al 100), si rivelano falsi e completamente infondati

 

L’astuzia è tutta qui: il link AGI parla del Provvedimento Intercettazioni varato a fine Febbraio… che dice l’esatto opposto della catena di S. Antonio virale.

Per chi non lo sapesse CDMX è la sigla di “Città del Messico”.

Che il metodo CDMX sia la nuova manovra Kansas City? E perché il Governo Italiano dovrebbe allearsi coi Messicani per intercettare quella volta che hai deciso, da persona assai incivile, di condividere la catena di S. Antonio che incita a saccheggiare i supermercati?

Tanto, tranquillo, ti beccano lo stesso, e se hai bisogno dello spauracchio dell’”Intercettazione alla Messicana” per capire che non puoi condividere informazione contrarie alla legge ho una brutta notizia per te.

Sei un pessimo individuo ed un pessimo cittadino. Lo sei sempre stato, non hai bisogno di una bufala che ti dica di nascondere la tua natura.

Se la condividi, dimostri di non essere in grado di ottemperare a quel minimo di responsabilità che a tutti noi viene richiesto.

Verificate sempre l’importanza dei fonti che avere fonti autorevoli è importante. Ma anche saperle leggere è importante.

Insomma, fate attenzione a questi messaggi che si diffondono su Facebook e WhatsApp come se non ci fosse un domani. Ma soprattutto, verificate tramite canali ufficiali la loro attendibilità, considerando che anche la storia delle intercettazioni telefoniche consentite alle autorità in pieno Coronavirus, crea inutili isterismi. Zero legge, zero provvedimento, ragion per cui potete conversare lontani da occhi indiscreti.

 

 

*DPO

Consultant privacy

 

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