Gli uomini della Sezione Operativa Dia Catanzaro, coordinati dalla Direzione Investigativa Antimafia (DIA), hanno dato esecuzione all'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del capoluogo nei confronti di Mario Pranno, classe 1956 e Francesco Cicero, 1961.
Per l'accusa sostenuta dal procuratore Nicola Gratteri, dall'aggiunto Vincenzo Capomolla e dal sostituto procuratore Vito Valerio, i due sono ritenuti responsabili dell'omicidio dell'imprenditore dell'imprenditore Santo Nigro, avvenuto il 18 novembre 1981 a Cosenza. I destinatari sono figure storiche della criminalità organizzata cosentina.
L'esecuzione è stata realizzata la sera del 18 novembre 1981 all'interno di un negozio di proprietà di Nigro in fase di ristrutturazione in via Popilia n.144.
Le indagini hanno consentito di ricostruire che il crimine, nel quale rimase ferito ad una gamba anche un figlio della vittima, fu deciso dai vertici del clan Perna-Pranno, in quanti Nigro si era rifiutato di aderire alle reiterate richieste estorsive del gruppo 'ndranghetista.
La morte di Nigro doveva servire al clan per riaffermare il proprio potere e costruire un monito per gli altri commercianti affinché non seguissero l'esempio di Nigro.
Insieme a Pranno è stato arrestato anche Cicero, che avrebbe fatto da Paolo ai killer, come riferito da tutti i collaboratori di giustizia. Cicero, detto il "pirata" è fratello di Domenico, detto "Micuzzo", che dopo il processo Garden assumerà la reggenza del gruppo Perna Pranno.
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