Cosenza, sui tagli alla scuola il no dei sindacati

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  12 giugno 2019 16:26

“Dopo aver preso atto  dall’ultimo incontro di informativa sindacale sugli organici svoltosi  il 20 maggio presso l’USR della Calabria nel corso del quale era stata prospettata una situazione organica abbastanza tranquilla, ci siamo ritrovati a distanza di qualche giorno con un taglio di 214 posti nella secondaria di secondo grado , tra scuole del diurno, scuole serali e sedi carcerarie con diverse ricadute sia sul piano del diritto allo studio, sia sul piano del dimensionamento scolastico e sia sui trasferimenti”.Puntuale la nota di Umberto Calabrone, segretario Generale CGIL CDL di Cosenza, Giuseppe Guido, segretario Generale CGIL CDL Pollino-Sibari-Tirreno, Mimmo Denaro, segretario Generale  FLC-CGIL Calabria e

Pino Assalone, segretario Generale Flc-Cgil Cosenza. “A parte il numero sempre più insufficiente dei posti di docenti e Ata per coprire il reale fabbisogno delle nostre scuole, che rimane un problema sempre più politico, è incomprensibile il fatto di come si sia arrivati a determinare un taglio così importante, taglio che non era mai stato registrato nella nostra provincia almeno dai numeri, incontestabili, che sono stati forniti sia dall’Atp di Cosenza che dall’USR della Calabria. Dissentiamo come O.S dalle modalità e dalle procedure adottate per la ripartizione del  budget tra i vari ordini di scuola, che forse rappresentano la vera causa di una gestione numerica non sempre aderente alle necessità delle scuole dei vari ordini. Il modo di procedere da parte dell’amministrazione rende ancora più complessa e drammatica la situazione della scuola cosentina, che ha palesemente evidenziato una mancanza di strategia e di una visione più complessiva del sistema scuola. I  214 posti in meno tra scuole diurne, scuole serali e scuole carcerarie non possono rappresentare l’ordinarietà, ma rappresentano una distorsione nella programmazione degli organici. Riteniamo che un incrocio tra le esigenze dei vari ordini di scuola avrebbe dovuto rappresentare, attraverso incontri con le OO.SS uno dei primi momenti qualificanti nella determinazione e nella mappatura delle vere esigenze delle scuole cosentine.  L’aver chiesto al Prefetto di Cosenza  un incontro per esporre le criticità derivanti dai numerosi tagli degli organici, e l’aver spostato il tavolo del confronto con l’USR della Calabria, il quale è già a conoscenza delle nostre , quasi quotidiane rimostranze, non ci convince, anzi riteniamo essere poco produttivo”.

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