Costa: “Fiorita e seguaci parlano di filosofia per nascondere la propria incompetenza"

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images Costa: “Fiorita e seguaci parlano di filosofia per nascondere la propria incompetenza"
Il consigliere comunale Giovanni Costa
  17 gennaio 2024 11:11

“Se Fiorita e i suoi seguaci impegnassero un centesimo delle loro forze sui reali problemi di Catanzaro piuttosto che sfornare centinaia di comunicati sull’autonomia differenziata, di cui non hanno capito nulla, la città sarebbe migliore e molti problemi dei cittadini già risolti”. Lo dice in una nota stampa in consigliere comunale Gianni Costa che prosegue: “Invece, i ventriloqui del candidato al Parlamento, Nicola Fiorita, impegnano lo staff del sindaco – pagato con soldi pubblici – per pubblicare format di prese di posizione preconcette e senza costrutto con il solo fine di distogliere l’attenzione dai veri problemi che attanagliano la città”.

“Mentre i seguaci di Fiorita giocano a fare i ‘parlamentare da bar’, Catanzaro deve affrontare ben altri problemi: la carenza di acqua (che si acuirà la prossima estate), gli interventi sul depuratore, le fogne a cielo aperto che sversano nella Fiumarella, lo stato delle scuole (come quella di Santa Maria Croci), guardia mediche e delegazione comunale (sempre a Santa Maria), piazzette per attività ricreativa, lo stato dei cimiteri, le strade dissestate lungo tutto il territorio comunale, le piste ciclabili incompiute e non a norma, le concessioni balneari su cui rischiano di mandare in rovina una larga fetta di imprese locali, la disciplina delle aree mercatali e infine Parco Romani (e i connessi problemi dell’IMU), rispetto a cui la commissione istituita dal sindaco è stato solo un bluff”. 

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Costa prosegue: “Insomma, mentre i consiglieri comunali fanno filosofia per sorreggere l’eventuale carriera personale del sindaco Fiorita in Parlamento la città va in malora e i problemi dei catanzaresi restano irrisolti. Hanno dimostrato di essere inadatti a guidare la macchina amministrativa, ma non mi sarei mai immaginato questa fuga dalla realtà. La città muore e loro recitano la parte solo per mantenere la poltrona. Voglio solo far notare che, ad oggi, senza l’autonomia differenziata i politici del cosiddetto cambiamento sono riusciti nell’impresa di far tornare la città indietro. Evidentemente sono abituati alla gestione clientelare e fallimentare che per decenni ha affossato il Sud e non concepiscono l’esigenza di assumersi le proprie responsabilità di fronte agli elettori”. 

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“Infine – conclude Costa- , poiché non amo le foto sui social che non risolvono alcunché, voglio chiedere: cosa sta facendo il sindaco per i diportisti rimasti fuori dalle assegnazioni della scorsa stagione? Per cosa sarà utilizzato l’Ente Fiera che, al di là delle intitolazioni, dovrebbe essere un volano per lo sviluppo del quartiere marinaro? Questioni poco filosofiche e molte concrete”.

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