Costanzo al neo 'collega' di partito Talerico: "Basta ambiguità al Comune, tutta Forza Italia deve stare all'opposizione"

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images Costanzo al neo 'collega' di partito Talerico: "Basta ambiguità al Comune, tutta Forza Italia deve stare all'opposizione"
Sergio Costanzo
  11 giugno 2024 19:33

Netta presa di posizione del consigliere comunale di Forza Italia Sergio Costanzo. Il destinatario è il neo 'collega' di partito Antonello Talerico, a cui sostanzialmente chiede di cessare con l'ambiguità nella sua posizione al Comune di Catanzaro. Di seguito la nota stampa. 

"A urne chiuse e al netto di un dato sull’astensione che deve far riflettere e che portare tutti noi  ad una riflessione seria sull’approccio con l’elettorato, ci sono i numeri da contare, nero su bianco. Ed i numeri non ammettono interpretazioni superficiali. Se un vincitore azzurro esiste in Calabria è il duo Occhiuto/Cannizzaro. Hanno visto lontano e lavorato in lungo e in largo per tirare fuori dalle secche del post Berlusconi il partito in Calabria e in tutto il sud del paese. Forza Italia oggi può contare su una classe dirigente coordinata e guidata dal duo Occhiuto-Cannizzaro che è garanzia di condivisione, lealtà e abnegazione, sia per gli iscritti sia per gli elettori.
Proseguendo nell’analisi della catena di comando, anche gli esponenti apicali dei livelli locali hanno dato un grande contributo. Il segretario provinciale Marco Polimeni, che oggi conta, solo 4 consiglieri (ma di peso) nell’assise cittadina, ha portato avanti con determinazione le candidature di Princi e Martusciello, riuscendo ad ottenere più di 4000 preferenze totali in città e quasi 9000 in provincia, garantendo alla Calabria due postazioni nel parlamento europeo.
Sempre per restare ai numeri, e non alla loro interpretazione, meno bene è andata al candidato di Noi Moderati, Riccardo Rosa, almeno nel Capoluogo.
Il suo “dante causa” in città è stato il consigliere regionale Antonello Talerico, che pure ha contribuito al successo di Giusy Princi, ma che, forte di 7 consiglieri nell’assise cittadina (anzi 6 vista la scelta del consigliere Serò, pedina importante nella logica di una campagna elettorale) e tre assessori in giunta, ha ottenuto per il suo candidato 1200 preferenze, quasi tutte concentrate nella zona sud est della città. Dato “geografico” e logistico importante, perché arrivato solo grazie a rapporti personali dei due maggiori e navigati esponenti di Noi Moderati, come Pino Galati e Maurizio Vento, i quali dovrebbero spiegare bene al consigliere Talerico di chi è il merito di quelle preferenze, affinché lo stesso non faccia proprio il merito delle 11.000 preferenze totali ottenute nel collegio dal candidato Riccardo Rosa, così come sembra stia facendo.
Parlare di Europa e guardare i numeri della città potrebbe apparire provinciale (e di questo me ne rendo conto), ma la politica è anche questo. Ecco perché non accetto che si tenti ora di derubricare il risultato elettorale a livello locale, proiettandolo in una dimensione di spazio più ampia, quale appunto è l’Europa. 
Anche perché, per aprire una prima riflessione sul numero degli astenuti e per aprirla ognuno in casa propria, deve essere chiaro che, agli occhi dei cittadini e degli elettori di Forza Italia, appare offensivo che ci siano due Forza Italia, una che sta in maggioranza e una che sta all’opposizione dell’amministrazione comunale del Capoluogo!
Si può stare dignitosamente all’interno di un’opposizione conducendo battaglie che siano utili al bene comune, anzi probabilmente a volte si salvaguardano di più gli interessi collettivi dall’opposizione che non dalla maggioranza, sempre che però la salvaguardia dell’interesse collettivo sia l’obiettivo per il quale ci si è presentati ad un elettorato chiedendone la fiducia.
L’elettore, così come l’eletto, non può sapere a priori dove siederà il suo candidato, così come non può saperlo il candidato che si augura di essere eletto. 
Ma ad urne chiuse la posizione deve essere chiara e netta, non ci possono essere ambiguità. Né per chi ha perso e né per chi ha vinto.
Quindi è evidente che il percorso di un partito deve essere unico. Forza Italia, a livello Europeo, Nazionale, Regionale, Provinciale e Cittadino, senza tentennamenti indichi il suo, perché i numeri per farlo ora ci sono".                    

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