Scatta il “liberi tutti”, nel Paese si diradano le nubi ma ancora di strada per una liberazione completa dal Covid se ne deve fare tanta. L’auspicio non può che essere che soprattutto la governance nazionale si guardi bene dal ripetere errori che pure ci sono stati nel passato governo. Specialmente per combattere il virus che decima demograficamente ma mette sul lastrico anche il sistema economico del Paese. Specialmente nelle regioni del sud che hanno tanto bisogno di essere rianimate su due versanti: economia ma anche sanità. Il dottor Saverio Palermo che ha ricoperto ruoli importanti nell’Azienda Ospedaliera del Capoluogo di Regione, “Pugliese –Ciaccio” ci propone una sua attenta riflessione che offriamo all’attenzione dei nostri lettori.
di Saverio Palermo
“Si intravede uno spiraglio di luce . Finalmente ! La campagna vaccinale procede con accettabile efficienza, le misure economiche previste , se reali e tempestive , potrebbero attenuare il grave disagio ,la sofferenza e frustrazione di migliaia di famiglie ; la prevista riapertura delle attività dovrebbe consentire una graduale ritorno alla normalità . Il “ rischio calcolato “ è condivisibile , necessario , improrogabile.
Due , mi pare evidente , i presupposti chiave che hanno reso accettabile il rischio che pur tale resta : la Gradualità delle riaperture e la Verifica che permetta di accertare in tempo reale la loro congruità rispetto alla trasversalmente dichiarata necessità di garantire la sicurezza sanitaria ed il controllo della pandemia.
Le riaperture , cosi come vengono previste nelle Regioni a minor rischio di contagiosità, sono coraggiose fino ai limiti di accettabilità per il raggiungimento della sicurezza. Non tanto perché le vaccinazioni e le misure descritte nei protocolli possano essere inadatte a garantirla, quanto per la probabilità che questi ultimi non vengano rispettati nella loro totalità.
E’ mia opinione che se a questi ci si fosse rigorosamente attenuti già prima dell’inizio delle vaccinazioni, il quadro pandemico sarebbe già stato controllato .
Ma l’evidenza insegna che lo Stato fatica a mantenere il controllo del territorio , che basta che anche una sparuta minoranza deroghi da quanto prescritto , perché il contagio dilaghi coinvolgendo anche chi si sia dimostrato rispettoso delle regole , rimanendo così vittima dell’intemperanza di quanti tali regole non osservano.
Altrettanto evidente che proprio nelle ore notturne la minoranza intransigente approfitti della ridotta capacità di controllo per dar sfogo a comportamenti che mettono a rischio la salute collettiva , in una ottusa interpretazione del concetto di autodeterminazione e libertà .
Ora si riaprono le attività commerciali e poi ancora i musei ed ancora le piscine e finanche i teatri con giusti criteri di gradualità che non sono espressione di paranoico desiderio di repressione , ma solo di gestione delle criticità connesse alla possibile recrudescenza della pandemia permettendo, cosa più importante, l’attuazione di eventuali nuove misure correttive per impedirne l’espandersi .
Mi fa sorridere , con queste premesse , che si discuta di un’ora in più o in meno del coprifuoco. Mi fa sorridere (un po’ meno ) che si faccia polemica sullo slittamento di una settimana o due di alcune attività importanti, ma di fatto a rischio maggiore . Mi amareggia che dinanzi a migliaia di contagi e centinaia di morti ancora oggi registrati, l’una o l’altra posizione diventi solo pretesto per un’ incomprensibile strumentalizzazione politica.
La vaccinazione una volta completata sarà baluardo fondamentale nella lotta alla pandemia, ma rischierà di perdere gran parte della sua prevista efficacia se non accompagnata da onestà intellettuale, senso della collettività, giusto buon senso .”
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