Crac della Banca Popolare di Bari, il Codacons: "Coinvolti 1.700 risparmiatori calabresi"

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  15 dicembre 2019 14:12

Il Codacons pronto a sostenere  i risparmiatori della banca Popolare di Bari coinvolti nella crisi dell’istituto di credito.
Oltre 70mila piccoli investitori tra Puglia, Calabria e Abruzzo rischiano di perdere i propri risparmi e in molti si sono già rivolti alla nostra associazione per ottenere aiuto - spiegano dal Codacons - Il pericolo è che si ripeta la situazione delle banche venete, con i risparmiatori che hanno dovuto attendere anni a causa delle guerre tra i partiti politici per ottenere qualche rimborso parziale. Per tale motivo abbiamo deciso di scendere in campo, con un esposto alla Procura della Repubblica in cui si chiede di indagare sull’attività di vigilanza da parte di Bankitalia e Consob che, in qualità di organi di controllo, avrebbero dovuto intervenire a tempo debito per tutelare risparmiatori e correntisti.
In questo buco nero sono finiti anche i 1700 azionisti della Banca Popolare delle Province Calabre.

La banca calabrese balzata agli onori delle cronache internazionali per essere stata protagonista del primo “salvataggio” bancario nell’era del bail-in, quando è stata acquisita proprio dalla Banca popolare di Bari. Alla Banca pugliese, per l’assunzione della Popolare, sono andati 1,37 milioni di euro da parte del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi mentre ai risparmiatori.
Evidentemente qualcuno era molto distratto - sostengono dal Codacons.

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L’associazione ha deciso di avviare una azione legale collettiva attraverso la quale tutti gli azionisti della Popolare di Bari delle varie regioni coinvolte (Puglia, Calabria e Abruzzo in testa) possono avviare l’iter per richiedere il rimborso integrale dei soldi investiti, oltre al risarcimento del danno subito qualora dovessero emergere illeciti.

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