Crisi Comune Catanzaro, FdI: "Fiorita non ammette suoi errori e incolpa gli assessori"

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Comune di Catanzaro
  08 settembre 2024 15:32

Così in una nota il coordinamento cittadino di Fratelli d'Italia

 

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"La crisi sancita dal sindaco Fiorita rappresenta l’annunciato epilogo di un esperimento innaturale: la trasposizione politica di una orribile chimera, il mostro mitologico con testa di leone, corpo di capra e coda di serpente che simboleggia l’utopia, un desiderio privo di concretezza e di qualsiasi possibilità di realizzazione. Una giunta nata su un accordo di potere, così che qualcuno potesse piazzare qualche bandierina ideologica - una targa ad un partigiano di qua, il palco ad un artista impegnato di là - e qualcun altro potesse gestire pratiche e magari coltivare le proprie clientele.  I bisogni della città lasciati sullo sfondo, le promesse di cambiamento rimaste nei cassetti. I nodi vengono sempre al pettine: i campi larghissimi, spropositati, perimetrati dall’istinto di sopravvivenza, non portano stabilità né efficienza, tantomeno programmazione. Catanzaro ha perso oltre due anni e, nel frattempo, nulla ha visto costruire per il suo futuro. 

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Ci saremmo aspettati da Fiorita un atto coraggioso: le proprie dimissioni, almeno per l’ammissione di una oggettiva impossibilità di proseguire un percorso positivo per la città. Invece il sindaco, insofferente alle critiche e del tutto incapace di autocritica, ha scelto di azzerare la sua giunta. Un atto durissimo politicamente: Fiorita non ammette i propri errori, ma bullizza i propri assessori, scarica su di loro ogni responsabilità e dichiara una totale sfiducia nei loro confronti, oltre, naturalmente, che nei loro danti causa. Non aspetta di risolvere la crisi, di trovare una nuova maggioranza, ma toglie le pratiche dalle mani dei propri assessori, temendo chissà cosa. Privando di un governo per più e più giorni una città già in forte sofferenza. 

 

E’ chiaro che l’interesse di Fiorita non coincide con quello della città che è stato chiamato ad amministrare. Altrimenti avrebbe fatto il sindaco, come gli hanno chiesto di fare i cittadini con il voto, non avrebbe tentato di costruirsi una immagine da leader di una sinistra che a Catanzaro non ha alcuna legittimazione popolare, tanto da essere marginale anche nel civico consesso. Mentre la città affonda, Fiorita straparla di temi nazionali, come se pensasse più ad un futuro lontano da Catanzaro e alle sfide con possibili competitor, poi alla prova dei fatti straccia le lotte della sinistra. Il sindaco entrato in municipio cantando “Bella Ciao” parla di povertà e lavoro, ma con un solo atto del suo governo ha rischiato di mandare a casa 40 lavoratori della ditta di raccolta rifiuti, gettando nella disperazione le loro famiglie. Oggi Fiorita può scegliere se dimettersi, chiedendo ai cittadini se hanno apprezzato il suo lavoro, provando magari ad uscire dalle urne più forte e quindi con un governo solido, o se sopravvivere, facendo magari affidamento sull’indisponibilità di tanti consiglieri a rinunciare alla loro corposa indennità. Pensava di domare la Chimera, finirà per essere il Caronte che traghetterà la città verso gli inferi del fallimento".

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