Crisi nel Pd, la minoranza del partito catanzarese: "Manca trasparenza e discussione"

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  17 marzo 2025 16:20

"Con gli ultimi avvenimenti verificatisi a Strasburgo si è evidenziato che nel Partito Democratico qualcosa non sta funzionando. I nuovi ingressi nella dirigenza del Partito, a seguito dell’ultimo congresso, non sono riusciti a valorizzare il grande slancio di partecipazione che ha consentito l’elezione della Segretaria Elly Schlein, ma hanno prodotto un sistema sempre più chiuso e guidato da un numero ristretto di “referenti politici” che pensano di poter disporre del Partito come se fosse di loro proprietà, e che del principio democratico, presente nella  nomenclatura, è possibile farne a meno". Così in una nota la minoranza del PD di Catanzaro. 

"Chi pensava di fare la rivoluzione, di aprire al pluralismo e alla libertà di espressione, di affermare la democrazia interna e determinare finalmente la fine dei cacicchi, non sta portando a termine nessuno dei “buoni propositi” ma si sta sostituendo a quel sistema deteriore e malato, consolidando le stesse pratiche che dichiarava di voler combattere e abolire.

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Essere leader di un partito, quale quello democratico, significa avere la capacità di ascoltare tutte e tutti e qualche volta comprimere anche i propri convincimenti se questi non collimano con la maggioranza delle posizioni espresse al suo interno.

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È ovvio, pertanto, che un partito composto da più anime debba confrontarsi sempre e trovare la migliore sintesi di valori e opinioni.

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Ed è proprio sul confronto, elemento importantissimo oltre all'etica, che trova rappresentazione e fondamento la democrazia di un partito, che si nutre attraverso la sintesi di un sistema plurale, partecipativo e di condivisione e  non come espressione personale o referenziale di una strettissima cerchia di “amici”, di quell’ amichettismo che non solo è escludente ma incide negativamente sull’elaborazione e le azioni politiche stesse.

Tale impostazione viene riproposta anche nei territori. E noi da tempo lo denunciamo.

Catanzaro città capoluogo, vive nel partito lo stesso modus operandi. Da ultimo le dimissioni del segretario cittadino, avvolte da una fitta coltre di mistero, in quanto comunicate alla stampa senza alcuna motivazione e, pare, ritirate dopo alcune pressioni. Cosa si nasconde dietro questi anomali comportamenti?

È inutile dire che le illazioni si rincorrono ed è sicuramente fuori da ogni logica mantenere il silenzio e alimentare il sospetto su cosa possa essere accaduto, in quanto a chi ha richiesto notizie è stato risposto che si tratta di “fatti gravi”.

E tali fatti quali sono? E se gravi a tal punto da far dimettere senza spiegazioni possono ricomporsi con siffatte modalità, prive totalmente di quel minimo di trasparenza dovuta?

Che il partito a Catanzaro sia gestito come cosa personale si è evidenziato nel congresso cittadino la cui platea congressuale è stata rappresentata da meno di un terzo degli iscritti. La stessa scarsissima partecipazione si registra alle poche riunioni successive del circolo che vanta il maggior numero di iscritti. Stiamo parlando del circolo di appartenenza del Segretario cittadino oltre che del consigliere Buccolieri, che pur rappresentando numericamente la metà di tutti gli iscritti della città, fa registrare alle riunioni convocate per comunicazioni del Segretario cittadino una partecipazione di non più di 20 persone. Inoltre, ad oggi, nonostante siano passati oltre due mesi dal congresso cittadino, nessuna assemblea cittadina è stata convocata, nemmeno per la presentazione dell’esecutivo, la cui composizione è stata portata a conoscenza a mezzo stampa dopo un mese dalla celebrazione congressuale.

È appena il caso sottolineare che la mancata trasparenza e discussione, nonché l’assenza di coinvolgimento degli iscritti e militanti fa si che venga meno la dirittura politica, che dovrebbe contraddistinguere, o forse meglio dire, avrebbe dovuto contraddistinguere, questo nuovo percorso politico. Un Partito Democratico che mostra di reggersi su una democratura più che sulla democrazia". 

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