La Corte di appello di Reggio Calabria ha inflitto cinque condanne agli imputati del processo per la morte dell'operaio romano Matteo Armellini, deceduto per il crollo del palco che un gruppo di operai stava allestendo per il concerto che la cantante Laura Pausini avrebbe dovuto tenere al Palasport reggino. Armellini, il 5 marzo del 2012, rimase schiacciato dopo che la struttura in acciaio allestita per il palco si piegò su se stessa.
Il collegio d'appello, presieduto da Francesca Di Landro, è andato oltre le richieste di condanne avanzate dalla Procura generale. Le persone condannate sono l'ex responsabile dell'ufficio tecnico del Comune di Reggio, Marcello Cammera (1 anno e 4 mesi); il coordinatore della sicurezza per i lavori di costruzione della struttura, Sandro Scalise (2 anni e 4 mesi); il progettista Franco Faggiotto (2 anni e 8 mesi); il rappresentante della "F&P Group", committente dei lavori di allestimento del palco alla Italstage, Ferdinando Salzano (1 anno e 6 mesi); il responsabile della "Italstage", società che aveva costruito il palco, Pasquale Aumenta (1 anno e 4 mesi). I reati contestati erano omicidio colposo e disastro colposo. I cinque imputati erano già stati condannati in primo grado dal giudice monocratico.
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