Cropani. Cuccioli abbandonati trovano casa: nei giorni scorsi la staffetta verso una nuova vita 

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images Cropani. Cuccioli abbandonati trovano casa: nei giorni scorsi la staffetta verso una nuova vita 

  05 settembre 2021 20:09

Settembre ha portato buone notizie e una famiglia per i due cuccioli ritrovati lo scorso luglio a Cropani, in totale stato di abbandono e sofferenza. 

                         

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Sono tante le vite che si sono incrociate in questa meravigliosa storia a lieto fine, volontari e professionisti che non hanno esitato un solo istante nel cercare una risposta concreta a questo piccolo tassello di una grande emergenza purtroppo ancora poco contrastata: l’abbandono degli animali, che porta con sé conseguenze gravi e spesso tragiche. 

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 Buona vita a questi piccoli, dunque, e un plauso a tutti coloro che non si sono voltati dall’altra parte:  le persone che hanno trovato i piccoli, la prof.ssa in pensione Gemma Cosco, che li ha accolti sino all’avvenuta adozione, la veterinaria Ilenia D’Amico che si è occupata della cura, provvedendo alle vaccinazioni e all’applicazione del microchip, condizioni necessarie per poter essere adottati.  E poi ancora la signora Viviana Rao, che fa parte di una rete di volontariato finalizzata a trovare famiglie che sono intenzionate ad adottare un cane. 

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 Ad accogliere con amore i piccoli sono state due famiglie rispettivamente di Torino e Modena. 

 “Le Famiglie sono esclusivamente del nord- ci spiegano i volontari- dove non esiste il problema del randagismo. Le adozioni avvengono, infatti, soprattutto con le famiglie del nord perché qui da noi i cuccioli sono lasciati al loro destino, spesso, raccolti dai pastori che però non li sterilizzano aggravando il problema”.  

 Si è consolidato quindi questo asse nord-sud e i pochi volontari consapevoli di questa situazione utilizzano una rete spontanea di contatti che consente di ovviare a questa grave emergenza. Una “staffetta”, gestita da un’altra associazione, poi si occupa di portare a destinazione i cuccioli. Si chiama staffetta perché tempo fa erano gli stessi volontari che si occupavano del trasporto, dandosi il cambio spostandosi da una città all’altra fino ad arrivare a destinazione.  

 Una storia a lieto fine che ci invita però, ancora una volta, a riflettere su quanto urge la presenza delle istituzioni nella nostra regione per fronteggiare questa problematica causa dei recenti tragici eventi di Satriano.  

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