Cropani, ieri la giornata di mobilitazione in Calabria convocata dal COAPI

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  26 giugno 2024 15:02

di FRANCESCA FROIO

Dopo il presidio e incontro nel porto di Cirò Marina, con il sindaco Ferrari e i pescatori delle marinarie del territorio della mattina, si è conclusa ieri sera, 25 giugno 2024, con l'iniziativa annunciata all'Anfiteatro Comunale sul lungomare di Cropani Marina, la giornata di mobilitazione in Calabria convocata dal COAPI (Coordinamento Agricoltori e Pescatori Italiani) all'interno della Campagna dei "99GIORNI PER SALVARE L'AGRICOLTURA E LA PESCA RIAPRENDO LA SPERANZA" iniziata il 4 aprile scorso e che proseguirà fino al 14 luglio.

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In molti hanno assistito all’interessante dibattito incentrato sul  tema: "Il diritto a produrre e i diritti ambientali", uno degli 8 focus su cui altrettanti cicli di mobilitazione e iniziativa stanno producendo la base per una piattaforma comune di proposte e di obiettivi su cui rilanciare, estendere e rafforzare il movimento contro la crisi agricola e della pesca, che nei primi mesi di quest'anno ha invaso le strade italiane con migliaia di trattori.

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A coordinare i lavori la giovane agricoltrice cropanese Luana Guzzetti, del gruppo di coordinamento nazionale del COAPI. La stessa ha  avviato l’assemblea con un minuto di silenzio per Satnam e Pierpaolo, i due  braccianti tragicamente deceduti nei giorni scorsi, sottolineando come gli agricoltori siano i primi ad essere impegnati nella difesa dei diritti ed ancora quanto produttori, agricoltori e braccianti, siano accomunati dal medesimo interesse: quello di affermare la dignità e i diritti del lavoro.

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La parola poi a Gianni Fabbris, uno dei portavoce del COAPI e presidente onorario di Altragricoltura Confederazione per la Sovranità Alimentare, che ha presentato le proposte della campagna e invitato le realtà sociali calabresi impegnate contro la crisi a coinvolgersi nel percorso ed a partecipare alla manifestazione conclusiva il 14 a Roma, quando sarà definita l'agenda della nuova stagione di lotte e mobilitazioni su cui estendere e rilanciare il movimento.

"Quando è nato il Coordinamento Agricoltori e Pescatori Italiani, nella affollata assemblea alla Città dell'Altra Economia a Roma,  molti di voi agricoltori crotonesi eravate presenti condividendo e contribuendo all'obiettivo di costruire un movimento unitario sulla spinta delle lotte- ha affermato Fabbris-  un movimento che parlasse unito alla società ed alle istituzioni e che, fondandosi sull'autonomia riuscisse a far avanzare l'obiettivo di restituire dignità a chi lavora la terra e nel mare e garantisse il diritto al cibo ed al territorio delle comunità e dei cittadini. Per questo oggi siamo qui: per rafforzare quel processo unitario e per mettere alla base il progetto, i contenuti e gli obiettivi di una piattaforma generale per uscire dalla crisi del nostro agroalimentare" .

Ad impreziosire la manifestazione non sono mancate numerose testimonianze, tra queste quelle riportate da Pietro Rossi e Pietro Megna, rispettivamente presidente e componente del Gruppo degli Agricoltori del Crotonese. Gli stessi hanno raccontato la drammaticità della situazione degli agricoltori dell'Area. "Quest'anno le aziende cerealicole hanno una resa che non supera il 15-20% della media delle rese degli anni scorsi. Un disastro che coinvolge tutti i settori produttivi del territorio. Un disastro che produrrà un indebitamento ulteriore che peserà sulle aziende per molti anni. Non abbiamo le risorse per garantire le prossime semine" ha sottolineato Pietro Rossi, mentre Pietro Megna, rivolgendosi alla Regione Calabria ed ai sindaci ha ricordato che a fronte del grande impegno delle mobilitazioni di tanti giovani agricoltori del territorio, le risposte capaci di risolvere i problemi non arrivano e che questo coinvolge l'intera comunità perchè "l'agricoltura è per la Calabria l'ossatura economica e se va in crisi come sta andando è l'intera regione che entra in una crisi pericolosa".

Quanto sia importante per la Calabria il settore lo ha ricordato Giacinto De Rosario, cuoco alimurgico di Crotone e coordinatore nazionale della Rete dei Cuochi per la Sovranità Alimentare, che ha invitato i presenti ad una riflessione  "senza le nostre materie prime di territorio, quale è il destino del nostro Patrimonio del cibo?"

"Per rispondere a questa domanda occorre estendere e unificare le reti di base degli agricoltori, dei pescatori e degli allevatori" ha rilanciato Sebastiano Lombardo, allevatore siciliano, del direttivo nazionale di Altragricoltura e coordinatore della Rete Interregionale Salviamo l'Allevamento di Territorio.

Nel suo intervento Maurizio Agostino (agricoltore, dell'Associazione Biologia Calabrese e Presidente nazionale della Rete Humus (associazione e movimento per l'agroecologia) si è rivolto direttamente agli agricoltori in mobilitazione: "Dobbiamo batterci per restituire forza e centralità all'agricoltura ed al cibo di territorio. La crisi economica delle aziende è anche quella sociale dei territori e degli ambienti naturali. La crisi economica è figlia del modello della chimica spinta, dell'agricoltura industriale. Per uscire da questa crisi e restituire dignità a chi lavora la terra bisogna cambiare il modello e l'agroecologia e la Sovranità Alimentare sono le strade su cui dirigere il movimento e le proposte".

Presente per l’occasione  il Sindaco di Cropani, Raffaele Mercurio, che, anche a nome dei numerosi sindaci e rappresentanti dei comuni dell'Area, ha ribadito il suo sostegno e la sua vicinanza alla mobilitazione degli agricoltori del territorio, riconoscendo come i tanti giovani che la hanno animata rappresentino una risorsa importante per lo sviluppo sociale, economico e ambientale della comunità.

Nel ricco dibattito della serata è intervenuta anche la voce della Regione Calabria, rappresentata dal Dott. Francesco Chiellino (funzionario dirigente dell'Assessorato Regionale all'Agricoltura) che ha, inoltre, portato i saluti dell'Assessore Regionale Gianluca Gallo e del Presidente del Consiglio Regionale Filippo Mancuso.

"La Regione Calabria è stata ed è interessata e disponibile al confronto con gli agricoltori in mobilitazione e siamo pronti a fare la nostra parte come, peraltro, ci siamo sforzati di fare finora ma la strada è quella proposta da Fabbris: serve l'unità degli agricoltori sapendo che l'unità è il risultato e la conquista di un impegno. La politica ha bisogno di avere interlocutori che avanzino proposte credibili su cui ragionare. Riceveremo con attenzione le vostre pronti a fare meglio e di più".

Nelle sue conclusioni, Fabbris, che ha colto l’occasione per ringraziare Luana Guzzetti del COAPI per il grande lavoro messo in campo per la preparazione dell'iniziativa, con il sostegno e contributo di Tommaso Gualtieri e degli altri agricoltori di territorio,  ha ribadito gli appuntamenti futuri: il 28 giugno a Roma nella Sala del Parlamento Europeo e il 14 luglio (dopo altre due giornate tematiche di mobilitazione) alla giornata conclusiva. Lo stesso ha ribadito: " tutti i presidi italiani mobilitati contro la crisi e le tante realtà sociali che si stanno coinvolgendo per adottare la piattaforma di obiettivi unitaria, decidere l'agenda per le prossime mobilitazioni e prepararsi al confronto con il Governo Nazionale (con cui il Movimento ha aperto un tavolo di confronto con crisi), mireranno ad un confronto  con il Parlamento e le forze politiche, per discutere delle Riforma sempre più urgente e necessarie,  e con le Regioni che hanno un ruolo fondamentale per spingere e orientare le politiche di territorio".

L’incontro si è concluso con la consapevolezza condivisa dell’importanza del continuare a difendere e preservare il valore e l’unicità del Made in Italy e di tutti i produttori che ne rappresentano la forza trainante, dando voce a quelle priorità non più rimandabili, necessarie per la salvaguardia del nostro paese tutto, della nostra storia e della nostra identità. Tutti elementi tracciati dall’impegno, dal lavoro duro e dal sacrificio di chi in questa nostra terra vuole e spera di poter tenere salde le radici.

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