Crotone, operazione "Trigarium”: tutti assolti in primo grado (I NOMI)

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Il Tribunale di Crotone
  14 novembre 2024 13:00

Il Tribunale di Crotone, in composizione collegiale, presieduto da Edoardo D’Ambrosio,  ha assolto nella giornata di ieri tutte le dieci persone coinvolte in un’inchiesta della Procura della città pitagorica, che ipotizzava l’esistenza di un’organizzazione criminale capeggiata dalla famiglia Bagnato. L’inchiesta, che risaliva a dieci anni fa, aveva fatto luce su una presunta banda, accusata di aver compiuto numerosi furti di bestiame e attrezzature agricole tra Roccabernarda e comuni limitrofi nell’entroterra crotonese. Le accuse, però, non hanno retto di fronte al tribunale e gli imputati sono stati assolti. 

La Procura, al termine della requisitoria del 17 luglio scorso, aveva richiesto cinque condanne e cinque assoluzioni. Le indagini erano state parte di un filone dell’operazione “Trigarium”, che aveva visto l’operato delle forze dell’ordine nella zona costiera del Crotonese contro la presunta organizzazione guidata dal boss Antonio Santo Bagnato. L’accusa credeva che la famiglia Bagnato fosse colpevole di una serie di furti e danneggiamenti a danno di agricoltori della zona, ma i giudici hanno ritenuto insufficienti le prove per arrivare ad una condanna.

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Gli imputati assolti: Antonio Santo Bagnato, Antonio Marrazzo, Maurizio Bilotta, il collaboratore di giustizia Domenico Iaquinta, Luigi Ciampà, Salvatore Aprigliano, Vincenzo Bonofiglio, Antonio Carvelli e Jonuto Secelenau.

Le difese degli imputati, che avevano sostenuto l’infondatezza delle accuse, erano affidate agli avvocati Sergio Rotundo, Salvatore Rossi, Luigi Colacino, Luigi Falcone, Giuseppe Barbuto e Francesco Calzone.

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