Le Sezioni Unite della Corte di Cassazione, presiedute da Margherita Cassano, relatore Roberto Giovanni Conti, hanno accolto il ricorso presentato dal procuratore di Crotone, Giuseppe Capoccia, difeso dall'avvocato Ivano Iai, incolpato per una vicenda relativa alla mancata rimozione degli spalti dello Stadio del capoluogo calabrese ricadenti in area di interesse archeologico.
Nella fase del merito il procuratore Capoccia era stato assolto per un capo, mentre per il secondo il Csm aveva applicato la sanzione della censura. Ora le Sezioni Unite hanno rinviato al CSM, in diversa composizione, per una nuova decisione.
Due le incolpazioni mosse a carico del procuratore: il capo A, per aver omesso l’iscrizione nel registro dei reati i responsabili della rimozione della struttura e il capo B, per aver omesso l’iscrizione nel registro dei reati i responsabili del mantenimento della stessa struttura.
Entrambe si muovono sul piano del travagliato caso della tribuna dello stadio del Crotone Calcio su cui vigeva una diffida della "Soprintendenza per i beni archeologici e culturali della Calabria" per la rimozione della stessa a partire dal 19 luglio 2018 e il successivo mantenimento della struttura.
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