Ci vuole stile sia nella sconfitta e sia nella vittoria. Purtroppo, manca anzitutto questo al commento, a dir poco scomposto nei toni e nei contenuti, della Uil Fpl sull’esito delle recenti elezioni Rsu in Regione Calabria. E non è solo questione di stile, ma anche di sostanza. Il dato elettorale non va solo “sventolato” ma anche interpretato prima di fare le rane boriose. La lista della Uil Fpl è effettivamente quella con più preferenze, ossia 415. Appena 13 in più della lista del CSA che ne ha ottenute 402. Prima considerazione, visto che le elezioni delle Rsu non sono una banale sfida numerica a chi ha raccolto più voti ma finalizzate appunto a definire l’entità della rappresentanza delle organizzazioni sindacali, facciamo sommessamente notare che la lista Uil Fpl e quella del CSA-Cisal hanno ottenuto lo stesso numero di seggi: 8. Quindi, quello che più conta, cioè il numero degli eletti Rsu è perfettamente uguale. Non capiamo dunque il sensazionalismo strombazzato della Uil Fpl che si è auto-proclamata “regina dei consensi”. E poi accusa gli altri di essere “urlatori”, quando il sindacato CSA-Cisal si era limitato a riportare tutti i dati elettorali, incluso il singolo candidato che ha ottenuto più preferenze. Non è forse vero che l’eletto con più voti è stato un candidato della lista del CSA-Cisal?
E non è finita qui, perché i “dilettanti osservatori” hanno dimenticato un altro aspetto fondamentale. E veniamo alla lettura del dato. Alle ultime elezioni Rsu in Regione Calabria, svoltesi nel 2018, la lista Uil Fpl aveva ottenuto 676 voti e si era vista attribuire 11 seggi. Se la matematica non è un’opinione questa organizzazione sindacale ha perso, rispetto a quattro anni, 261 preferenze e ben 3 seggi. La lista CSA, nel 2018, aveva raccolto invece 347 voti e si era vista riconoscere 6 seggi. Dunque, rispetto al 2018 il sindacato CSA-Cisal ha ottenuto 55 voti in più e soprattutto 2 seggi aggiuntivi. Senza entrare nelle dinamiche degli altri sindacati, è facile intuire che se c’è stata una lista che ha perso per strada consensi e seggi questa è proprio quella della Uil-Fpl, al contrario chi ha guadagnato sia gli uni che gli altri è proprio quella del CSA-Cisal. Questi sono i numeri e i fatti. Omettere questo confronto tra una consultazione e un’altra, come avvenuto nel comunicato della Uil Fpl, è il maldestro tentativo di nascondere una verità assoluta: il sindacato CSA-Cisal in questi anni ha lavorato sodo per tutelare i diritti dei dipendenti ed è stato premiato. Le battaglie condotte per il bene dei lavoratori regionali hanno pagato. Sì - prosegue il sindacato CSA-Cisal - questo lo urliamo forte e chiaro. Il meccanismo è semplice: chi ha agito correttamente e nell’interesse dei dipendenti viene premiato, chi lo ha fatto di meno viene “punito” con meno consensi e meno seggi Rsu. Le tornate elettorali servono proprio a raffigurare tutto questo.
Mentre il CSA-Cisal non ha mai voluto insultare le altre sigle sull’esito elettorale, molte affermazioni della Uil Fpl sono state gravi e denigratorie. Quando la Uil Fpl parla di accordi sottobanco a cosa si riferisce? Li sfidiamo a portare una prova che sia una che testimoni che tutti i risultati ottenuti dal CSA-Cisal non sono andati a beneficio di tutti i lavoratori (delegati e non delegati). Inoltre, è inaudito il riferimento della Uil Fpl a “dirigenti che inciuciano con qualche sindacato familistico”. Forse infastidisce che il sindacato CSA-Cisal, sempre grazie alla dedizione e al lavoro in Regione, abbia ottenuto tante deleghe di dirigenti in questi anni? In ogni caso, proprio su questa infamante affermazione verificheremo con i nostri legali se ci siano gli estremi per agire presso le sedi più opportune. E’ una questione di dignità e di rispetto verso la classe dirigente della Regione Calabria che si assumono importanti responsabilità per far funzionare al meglio l’Amministrazione regionale. È alquanto sorprendente che la Uil Fpl piuttosto che tutelare e incentivare i dirigenti regionali preferisca offenderli utilizzando queste frasi irriguardose.
La Uil Fpl ha scaricato veleno nei confronti del CSA-Cisal non rendendosi conto di insultare la lista di candidati che alle ultime elezioni Rsu ha ottenuto lo stesso numero di seggi della stessa Uil e quindi anche tutti i lavoratori che l’hanno votata. Il CSA-Cisal ringrazia chi ha espresso la fiducia verso l’organizzazione sindacale con la preferenza ma anche tutti gli altri lavoratori che hanno partecipato al voto. Già da oggi - con grande senso di responsabilità verso chi ha dato fiducia al sindacato CSA-Cisal - ci impegneremo a guadagnare la fiducia di questi ultimi in vista delle future consultazioni. I lavoratori si tutelano non si offendono. È anche una questione di stile.
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