"I sottoscritti consiglieri, eletti nel Consiglio Direttivo del CSV Calabria Centro, denunciano la grave situazione che si è determinata nel CSV con sede a Catanzaro. Nonostante la richiesta inviata al Presidente del CSV C.C. e agli organismi di controllo e garanzia, con la quale si denunciavano irregolarità da parte di alcuni consiglieri in merito alla mancata presentazione dei documenti necessari per l’accettazione della carica di consigliere, in particolare l’autocertificazione antimafia e quella di non aver riportato condanne penali e di non essere destinatario di provvedimenti che riguardano l’applicazione di misure di prevenzione, di decisioni civili e di provvedimenti amministrativi iscritti nel casellario giudiziale ai sensi della vigente normativa, Il Legale Rappresentante del CSV C.C. incurante della legittimazione dell’organismo insediatosi illegalmente, riconvoca il consiglio in modalità videoconferenza per assicurarsi la maggioranza per la validazione della seduta".
Lo affermano i consiglieri Filippo Capellupo, Salvatore Fulciniti, Diana Costanzo, Luca Mastroianni, Olga Anania, Carlo Chiodo.
"Considerato che il consiglio è di fatto spaccato a metà e che tali situazioni si possono verificare spesso nel corso del triennio, pensare di governare con un solo voto di differenza evidenzia un modello culturale, ancora prima che organizzativo e legale, quantomeno padronale e arrogante nonchè deleterio per il CSV in quanto annulla la partecipazione e la condivisione di un progetto comune nei tre territori così come evidenziato nello statuto, evitando di ripetere gli errori del passato di cui la nuova maggioranza a parole ha fortemente condannato, ma nei fatti ha ricalcato, prova ne è stato l’accordo segreto siglato tra i territori di Vibo e Crotone escludendo il territorio di Catanzaro. Per tali motivi, nel rispetto delle normative vigenti e per la salvaguardia e onorabilità di tutti coloro che lavorano per la legalità e il buon nome di un’istituzione quale il CSV Calabria Centro, che deve essere rappresentato degnamente a tutti i livelli Istituzionali sia interni che esterni, si comunica che i consiglieri hanno richiesto l’annullamento/invalidazione del consiglio direttivo del 14/10/2024 in quanto solo a chiusura del Consiglio Direttivo siamo venuti a conoscenza da parte del Direttore del CSV C.C. che mancavano i documenti necessari di alcuni consiglieri per l’accettazione della carica, e pertanto nessuna deliberazione andava fatta".
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