Cultura, Ferro replica a Pascuzzo: "Ecco cosa è stato fatto da me e dal centrodestra in questi anni nella nostra città"

Share on Facebook
Share on Twitter
Share on whatsapp
images Cultura, Ferro replica a Pascuzzo: "Ecco cosa è stato fatto da me e dal centrodestra in questi anni nella nostra città"

  28 maggio 2022 02:29

di WANDA FERRO*

Così come quando ci si prepara a partire si controlla se ogni cosa sia al suo posto in valigia badando a non dimenticare nulla, così a ogni campagna elettorale ci si ricorda della cultura, accessorio di prestigio di cui ogni candidato sembra non possa fare a meno, tanto non costa nulla anzi…. Un pensierino alle associazioni culturali, un cenno cortese a quelle teatrali, un saluto a Tizio e un apprezzamento a Caio… per poi tornare a temi più sentiti o ritenuti di maggiore interesse e priorità. Perché è così che la cultura viene spesso considerata: un di più, una divagazione più o meno piacevole ai problemi veri che attanagliano la nostra città. Una fonte di svago e un impegno sporadico da assolvere più che altro in occasione delle festività estive o natalizie. Inserirla nel programma di governo non sarà dunque così complicato, una paginetta zeppa di buone intenzioni e via.

Banner

Ma non per tutti è così. Non per noi almeno ed è giusto che io rivendichi con forza quanto è stato fatto da me e dal centrodestra in questi anni per la cultura nella nostra città. La realizzazione del complesso San Giovanni, quella del Politeama, poi il Marca con le sue esposizioni internazionali e la conquista di una ribalta che ha visto per anni Catanzaro sulle pagine dei media italiani ed europei, e ancora l’Archivio Storico, il Museo del Rock, il Conservatorio. Alla cultura ho dedicato il mio impegno e le mie attenzioni da assessore comunale prima e da presidente della Provincia poi, e la cultura sarà ancora una volta la vera stella polare che caratterizzerà il cammino dell’amministrazione comunale nei prossimi anni. 

Banner

La gente ormai mi conosce e lo sa, sa quanto io creda nella conoscenza, nella ricerca, nello studio e nella formazione come presupposto fondamentale per qualunque politica di sviluppo e molti ricordano come da presidente dell’Amministrazione Provinciale, in controtendenza con l’abitudine a gestire lavori pubblici o urbanistica, io abbia voluto trattenere per me appunto la delega alla Cultura. Sono state esperienze  importanti che hanno fatto crescere insieme a noi una serie di professionalità e hanno creato in città un humus favorevole e pronto a un cambio di marcia e un salto di qualità che è quello che oggi ci proponiamo.

Banner

Le attività artistiche ed espositive di questi anni hanno favorito la crescita di una serie di nuove figure professionali. Dietro le quinte del Politeama, nelle sale del Marca, all’interno dell’Accademia, sono cresciuti e lavorano giovani professionisti che è giunto il momento di aiutare e sostenere, per abbattere i costi delle produzioni e nel contempo creare nuove opportunità di lavoro e di impiego professionale.

Oggi è il momento di un ulteriore e decisivo salto di qualità e la priorità delle attenzioni spetta nel nostro programma di governo al rapporto tra Catanzaro e la sua università. Un rapporto reso difficile da ritardi e incomprensioni che deve essere recuperato al più presto nell’interesse di tutti. La distanza fisica tra il centro urbano e l’ateneo deve essere ridotta al minimo da un sistema di trasporti e infrastrutture efficiente e avanzato, che consenta agli studenti di vivere il centro storico della nostra città anche approfittando del suo grande patrimonio immobiliare. Una politica rivolta ai giovani, iniziative di accoglienza e il sostegno alle attività ricettive e di ristorazione, daranno nuova vita alle centinaia di alloggi liberi nel cuore di Catanzaro e alle sue mille botteghe.

Sostegno alle imprese,  calmierizzazione dei fitti, un fitto programma di attività culturali attiveranno un’economia che a cascata investirà tutta la nostra città. Si tratta di un lavoro non semplice e da avviare d’intesa con l’Università con la quale deve essere instaurato un rapporto nuovo, di collaborazione e rispetto, che dia spazio alle necessità dell’ateneo e alle sue prerogative, rifuggendo le improvvisazioni del passato e puntando a una progettualità congiunta di breve, medio e lungo termine.

Insieme, senza personalismi e nel quadro di un progetto condiviso che tenga conto delle esigenze e delle ambizioni di ciascuno. L’interesse sarà quello di fare di Catanzaro una meta ambita per la qualità dell’offerta formativa e di quella ricettiva, per un ateneo d’avanguardia per la qualità delle sue strutture e della ricerca scientifica e una città che senta maggiormente sua quell’Università per la quale si è tanto combattuto e che oggi sembra aliena dalla vita cittadina e abbandonata in una silenziosa periferia.

L’università è dunque il primo obiettivo, il più importante ed esiziale per il futuro stesso del capoluogo di regione. Per raggiungerlo non sarà risparmiata nessuna energia e non si alzeranno barriere. Ogni contributo sarà bene accetto per realizzare una grande università italiana e renderla parte integrante della vita cittadina.

Al tema molto sentito dell’Università, si aggiunge infine un ulteriore progetto ambizioso e innovativo. Pensiamo alla realizzazione di un Polo Internazionale delle Arti e della Cultura aperto ai paesi che si affacciano sul Mediterraneo. Un modo di abbattere luoghi comuni e barriere culturali che avvenga nel segno dell’arte, della comunicazione delle affinità e delle diversità di ciascuno. Una ricchezza della quale abbiamo goduto per secoli e che è il momento di recuperare. Catanzaro e la Calabria scopriranno realtà probabilmente meno lontane di quanto si pensi, coinvolgendo città, paesi e istituzioni culturali nel quadro di un progetto organico che vedrà di volta in volta protagonisti luoghi diversi.  

Da Catanzaro, centro propulsore di questo grande progetto, si avvierà una politica di scambio culturale attraverso esposizioni, discussioni e confronti, dialogando con le istituzioni e i privati nel segno dell’arte e della cultura. Sappiamo che si tratta di un obiettivo non facile, ma la politica dei contentini e delle mancette non fa per noi e siamo convinti che guardare lontano e puntare in alto sia l’unico modo per uscire dal conformismo e dall’anonimato dei tempi in cui viviamo.

*candidato a sindaco di Catanzaro

Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner