Riceviamo e pubblichiamo la riflessione a firma di Teresa Cardace, responsabile provinciale Fratelli d'Italia Crotone (Dipartimento Cultura e Innovazione).
"La parola cultura ha origini antiche, affondando le sue radici nel verbo latino colêre che significa "coltivare", ma anche "abitare", "curare" e "onorare". Un termine che racchiude in sé non solo l' idea di apprendere nozioni, ma, più profondamente, quella di trasformarle in parte viva, della propria personalità. La cultura, infatti, non è semplice erudizione, ma un percorso personale di riflessione e interiorizzazione che si traduce in crescita morale, consapevolezza di sé, raffinatezza del gusto estetico e senso critico. In questa prospettiva, la Calabria, e in particolare il territorio crotonese, rappresentano oggi un caso emblematico. Per troppo tempo considerata una delle regioni più arretrate d'Italia sul piano della qualità della vita, penalizzata da scelte politiche miopi e da un lungo abbandono istituzionale, sta finalmente assistendo ad una nuova fase di risveglio. Un processo che appare incoraggiato dalla politica del Governo Meloni, ma anche e soprattutto da una rinnovata attenzione regionale al valore della cultura come leva strategica per la rigenerazione sociale ed economica. Crotone, città ricca di storia e culla della Magna Grecia, può e deve ambire a ritrovare il ruolo che le spetta, non più come spettatrice marginale ma come protagonista consapevole del proprio destino. Questo cambiamento, oltre che attraverso investimenti nelle infrastrutture, nel potenziamento di un polo didattico universitario, nei collegamenti ferroviari e nella promozione turistica, deve potersi esprimere attraverso la cultura.
Un momento simbolico di questa nuova stagione è stato l’evento del 7 ottobre 2024 quando, dopo 20 anni circa di lavori, si è finalmente celebrata la tanto desiderata apertura del Teatro Comunale della città di Crotone. L' inaugurazione del Teatro, dedicato all' illustre concittadino e pianista di fama internazionale Vincenzo Scaramuzza e per la cui intitolazione dello stesso teatro la sottoscritta si è ampiamente battuta, attraverso la raccolta di molteplici lettere di accreditamento da parte di artisti di caratura mondiale, rappresenta molto più di un traguardo: è un punto di partenza.
Il teatro , infatti, non è solo un luogo di spettacolo. Storicamente, fin dalla antica Grecia, è stato un rito collettivo, un momento di catarsi e di riflessione, un’espressione dell’inconscio e dei valori profondi di una società. Oggi, più che mai, può e deve tornare ad essere uno spazio in cui si promuove il pensiero critico, si coltiva l'immaginazione e si stimola il dialogo civile. La giornata mondiale del Teatro, celebrata ogni 27 marzo, è l’occasione per ricordare il suo ruolo fondamentale in una società che vuole crescere. E la città di Crotone desidera tornare a investire sull'arte come strumento di aggregazione, educazione e riscatto sociale. Tuttavia, Fratelli d'Italia ribadisce con chiarezza che un teatro pubblico deve essere realmente aperto a tutti. Non può e non deve diventare uno spazio riservato a pochi, né essere gestito con logiche esclusive o clientelari. È fondamentale che questo luogo diventi una casa della cultura plurale, capace di accogliere sensibilità diverse, linguaggi differenti e, soprattutto, giovani, scuole, famiglie. La cultura, non è privilegio di elite, né espressione di un’unica ideologia. È bene comune, leva educativa e motore di coesione. Ed è proprio questa la visione che Fratelli d'Italia porta avanti: una cultura al servizio della comunità, radicata nel territorio, rispettosa della tradizione ma capace di aprire spazi di crescita per le nuove generazioni. Oggi più che mai, Crotone ed il suo territorio hanno bisogno di strumenti concreti per il suo riscatto. E il teatro, può essere uno di questi, se gestito con lungimiranza, trasparenza e partecipazione. La visita, in questi giorni, in Calabria, a Catanzaro e Crotone del Ministro della Cultura, Alessandro Giuli, accompagnato dal nostro Sottosegretario Wanda Ferro, presso il sito archeologico di Capo Colonna, rappresenta un segnale concreto di attenzione da parte dello Stato verso un patrimonio culturale unico, che ancora attende di essere pienamente valorizzato. Crotone non può permettersi di essere dimenticata, si auspica una gestione intelligente delle risorse e uno sguardo inclusivo, in grado di trasformare la cultura in fattore di sviluppo, identità e orgoglio e, Fratelli d'Italia, continuerà a vigilare affinché ciò accada".
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