Dal 23 novembre il Consiglio è in regime di prorogatio

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Palazzo Campanella, sede del Consiglio regionale della Calabria
  28 novembre 2019 20:38

Il Consiglio regionale, dal 23 novembre è in regime di prorogatio. Ne ha dato notizia, nel corso della seduta odierna, il Presidente Nicola Irto, leggendo una comunicazione giunta dal settore Assistenza giuridica di palazzo Campanella. "Secondo tali norme - ha precisato il Presidente Irto - dal 23 novembre scorso il Consiglio regionale non disporrebbe più dei pieni poteri. Per giurisprudenza consolidata costituzionale, nel periodo precedente lo svolgimento delle elezioni, e fino alla loro sostituzione, i Consigli regionali a statuto ordinario dispongono di poteri attenuati confacenti alla loro situazione di organi in scadenza. Analoga, per intensità di poteri, agli organi legislativi in prorogatio, potendo così adottare, discutere atti indifferibili o urgenti o costituzionalmente indifferibili, la cui natura - ha concluso - dovrà essere di volta in volta valutata dall'Assemblea". Una comunicazione cui sono seguite diverse interpretazioni. Alla richiesta di inserimento o richiamo di nuovi ordini del giorno, ma soprattutto di fronte alla richiesta del consigliere Arturo Bova (Democratici Progressisti), sostenuto da Giovanni Nucera (SI), di portare all'esame dell'Aula, tra altri provvedimenti, la Legge sulla doppia preferenza di genere, "poiché - ha spiegato lo stesso Bova - la sua mancata applicazione potrebbe inficiare la validità delle prossime consultazioni, in presenza di eventuali ricorsi". Il consigliere Pd Domenico Bevacqua ha invitato a "non inseguire farfalle per fare 'ammuina' perché non serve". Domenico Giannetta ha risposto che non ci può essere potere discrezionale su cose del genere. "Abbiamo - ha detto - un parere legale. Credo sia fondamentale chiudere questa legislatura con dignità e non affannarci a proporre cose che non si è riusciti a fare in questi anni". Anche Franco Sergio ha chiesto che il Consiglio si esprima sull'opportunità di portare in Aula l'adattamento sulla rappresentanza di uomini e donne nei Consigli regionali". Il presidente Irto, su tutti i punti, ha rimandato ogni decisione alla Conferenza dei presidenti dei gruppi consiliari già prevista per lunedì prossimo, che precederà l'ultima riunione di Consiglio regionale della legislatura. Il presidente della II Commissione Bilancio, Giuseppe Aieta (Pd), da parte sua ha informato l'Aula che nella seduta di ieri l'organismo da lui presieduto ha approvato il rendiconto contabile, l'autorizzazione all'esercizio provvisorio della Regione, Bilancio consolidato e assestamento. "In assenza dei Revisori dei Conti, nonostante la lunga interlocuzione odierna - ha spiegato Aieta - i lavori proseguiranno lunedì". Poi ha chiesto e ottenuto l'inserimento all'ordine dei lavori dell'esame dei rendiconti 2018 di Arsac, Aterp, Calabria Lavoro e Arcea.

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