
C’è un momento in cui la storia della musica smette di essere studio e si fa emozione pura. AMA Calabria, sotto la direzione artistica di Francescantonio Pollice, celebrerà l’arte in tutte le sue sfumature con due appuntamenti di altissimo livello tecnico e storico. L’omaggio al genio barocco di Alessandro Scarlatti de I Bassifondi si affianca al virtuosismo contemporaneo della chitarra di Diego Cambareri, dimostrando la sorprendente ampiezza del cartellone.
Il concerto di Diego Cambareri si terrà venerdì 7 novembre, alle ore 15:00, presso l'Antico Mulino delle Fate di Lamezia Terme. Considerato una delle più brillanti promesse del concertismo italiano, il chitarrista acclamato e titolare della cattedra di Chitarra presso il Conservatorio "F. Cilea" di Reggio Calabria, è un talento prodigioso che ha perfezionato la sua arte con maestri di fama internazionale come Eliot Fisk. La sua formazione lo ha portato a spaziare con naturalezza tra la tradizione classica e l’impeto passionale del flamenco.
La sua bellezza esecutiva impressiona immediatamente, coniugando una musicalità innata a un virtuosismo che trasmette senza alcuno sforzo. Cambareri nel corso della sua esibizione lametina propone un affascinante viaggio tra classica e flamenco, dimostrando una versatilità eccezionale.
Il programma è un omaggio ai grandi maestri, offrendo un’immersione sonora nell’atmosfera iberica: si passa dalla malinconia del Preludio n°2 di Heitor Villa-Lobos al vibrante tremolo di Recuerdos de la Alhambra e alla Gran Jota di Francisco Tárrega, fino all’iconica Asturias di Isaac Albeniz, pilastro del repertorio chitarristico. Il cuore del concerto batte poi sul flamenco puro con i brani infuocati di Sabicas (Damasco, Farruca), l’innovazione di Paco de Lucía (Guajira de lucia, Fuente y caudal), e la Taranta “Eclipse” di Oscar Herrero.
Domenica 9 novembre, alle ore 18, il Foyer del Teatro Grandinetti Comunale di Lamezia Terme ospiterà un evento di assoluto prestigio e di grande rilevanza storica: la prima esecuzione in epoca moderna in esclusiva regionale della magnifica Serenata a tre voci Clori, Lidia e Filli di Alessandro Scarlatti.
Questa speciale produzione, inserita nella 48ª edizione di MusicAMA Calabria, celebra in modo emblematico il bicentenario della morte del “Padre dell'Opera Napoletana” ed è proposta in data esclusiva per la Calabria nell’ambito del Progetto Scarlatti 300 promosso dal CIDIM Comitato Nazionale Italiano Musica. L’opera, con molta probabilità eseguita per la prima volta a Napoli nel 1701, torna alla luce grazie all’edizione moderna di Elia Pivetta e alla collaborazione di Simone Vallerotonda, dopo essere rimasta “silenziosa” per secoli, conservata in fonte unica a Bruxelles.
A dare nuova vita a questo capolavoro saranno I Bassifondi, l’ensemble nato dall’idea del liutista Simone Vallerotonda. Questi musicisti sono veri artigiani del suono antico: con una profonda ricerca filologica, l’uso di corde in budello e un approccio libero da interpretazioni romantiche, restituiscono la profonda autenticità del repertorio barocco, onorando l’antica prassi esecutiva. L’organico schiera un ricco assetto di tre voci (due soprani e un contralto) accompagnate dagli strumenti barocchi essenziali (due violini, viola, liuto e continuo).
L’esperienza musicale si articolerà in due momenti distinti, culminanti nella riscoperta della Serenata. Il concerto si aprirà con la Sinfonia della Seconda Parte (Sonata 3 dal concerto grosso in Fa maggiore), i cui vivaci e solenni movimenti (Allegro, Largo, Allegro, Largo, Allegro) creeranno un preludio di grande effetto, omaggiando il genio strumentale di Scarlatti. Seguirà il cuore della serata: la Serenata a tre voci Clori, Lidia e Filli. Dopo la ricca Sinfonia introduttiva, l’alternanza di Recitativi, Arie e Duetti svelerà le passioni delle tre protagoniste. Il culmine emotivo arriverà con l’Aria centrale, dove il liuto si lancerà in un dialogo appassionato e “obbligato” con la voce di Filli, in un intimo concertino per solista che si contrappone al concerto grosso degli altri strumenti.
Sarà un’occasione irripetibile di assistere a questa riscoperta storica e di immergersi nell’eleganza intramontabile della musica barocca, manifestando il genio di Scarlatti in tutta la sua raffinata potenza strumentale e vocale.
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