Dalla Cgil Calabria nasce il Progetto “Donne in ascolto” per la prevenzione ed il contrasto della violenza sulle donne

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  25 novembre 2019 15:28

di FRANCESCO IULIANO

Un centro d’ascolto a sostegno delle donne vittime di violenza, è il progetto denominato “Donne in ascolto” realizzato dal Coordinamento donne Cgil Calabria, in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne.

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Questa mattina, nella sede della segreteria regionale di via Massara, la conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa alla presenza della responsabile  del Coordinamento donne Caterina Vaiti, di Celeste Logiacco della segreteria generale Cgil di Gioia Tauro, di Elisabetta Fruci della segreteria Cgil Area vasta Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia, di Maria Irene Rotella dell’ufficio Legale Cgil, di Paola Amore del Coordinamento donne, del segretario regionale Cgil Calabria, Luigi Veraldi e di Gianfranco Trotta  della segreteria organizzativa di Cgil Calabria.«In occasione di questa ricorrenza – ha spiegato Caterina Vaiti – abbiamo voluto  lanciare  un qualcosa di concreto come il progetto Donne in ascolto, sulla scia di quello che già da qualche tempo è stato fatto a Gioia Tauro con il Quadrato rosa».

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Il progetto prevede l’apertura di punti di ascolto in tutte le camere del lavoro a sostegno delle donne in difficoltà  in aggiunta della già avviata assistenza legale e di tutte quelle politiche generali che le donne vivono: dalla discriminazione sul posto di lavoro alla violenza domestica. Lo sportello sarà un punto di ascolto, consulenza e tutela gratuito su servizi, salute, occupazione, famiglia, gestito dalle donne della CGIL e rivolto a tutte le donne italiane e straniere.

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«Riteniamo che possa essere utile attivare questo sportello di ascolto insieme alle nostre delegate e delegati che abbiano competenze specifica in materia legale, medica, di assistenza sociale. Ed ancora, insieme alle nostre competenze specifiche nell’affrontare le tutele contrattuali, i disagi e le discriminazioni  sui posti di lavoro, pensiamo che sia necessario offrire un vero punto di ascolto della condizione delle donne che incoraggi la volontà e la necessità di comunicare le difficoltà e le criticità che vivono nel loro quotidiano al fine di indirizzarle verso un percorso di affiancamento e sostegno».

Oltre alle nostre competenze legali , dunque, l’intenzione del Coordinamento donne della la Cgil, è nostra intenzione fare rete con tutte le associazioni di sostegno e di tutela presenti sul territorio». A questo proposito, Caterina Vaiti ha quindi parlato della vicenda che sta interessando, in questi ultimi giorni, il Centro Calabrese di Solidarietà. «Una struttura che è da tutti considerato  un punto di eccellenza che dà sostegno alle donne vittime di violenza, agli emarginati, ai soggetti deboli della società.  Una questione che, inevitabilmente,  avrà ripercussioni anche dal punto di vista occupazionale perché coinvolge circa 30 operatori. Figure professionali con grandi competenze specifiche. Ad oggi sono circa trenta le mensilità arretrate che l’Azienda sanitaria provinciale non eroga i fondi spettanti. Ci auguriamo che la politica regionale risolva al più presto questa vicenda».

 

 

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