“Io non mi vergogno di essere catanzarese, anzi, ne sono estremamente orgoglioso. Tanti catanzaresi come me sanno bene cosa intendo. Quanto andrà in onda su Striscia La Notizia, quanto ha postato su Facebook l’inviato della trasmissione Vittorio Brumotti, che ha documentato l’allarme sociale di Viale Isonzo, non mi farà vergognare di essere catanzarese. Noi tutti siamo vittime di decenni di squallidi compromessi, tra coloro che hanno sfruttato il malessere del quartiere per riempirsi le urne di voti e coloro che, per altrettanta convenienza, hanno voltato le spalle e chiuso gli occhi”.
Sono le parole del consigliere comunale di Fare per Catanzaro, Fabio Celia, alla vigilia del servizio che trasmetterà Striscia la Notizia sul quartiere più degradato della città capoluogo di regione, dove la comunità rom la fa da padrone gestendo in modo spudorato il mercato della droga.
“In questi ultimi mesi – afferma Celia – noi delll’opposizione abbiamo più volte sollecitato la maggioranza ad occuparsi del problema, a convocare un consiglio comunale ad hoc sulla grave problematica, ma nulla è stato fatto. Qua si fa finta che tutto questo non esista. Ma da adesso in poi, ora che Catanzaro colleziona l’ennesima figuraccia nazionale, probabilmente la più brutta in assoluto, comincino a vergognarsi anche coloro che da più di due decenni amministrano la città.
Ma di chi sarebbe la responsabilità di tutto questo? – chiede Celia. Qualcuno è responsabile e sappiamo bene a chi possano appartenere gli errori e i crimini commessi nel passato da alcuni politici locali, tuttavia domando ai catanzaresi e, soprattutto, al sindaco Sergio Abramo: perché ancora oggi si ignora il più grave problema esistente in città?
Ed ancora – prosegue il consigliere comunale – dove sta la politica faziosa che scende in campo per occuparsi di tombini, diserbo e pulizia stradale, di feste patronali e di tante altre cose che al cospetto sembrano sciocchezze?
E dove sono coloro che negli ultimi 30 anni hanno preso i voti della comunità rom con promesse mai mantenute e ne hanno utilizzato il bacino elettorale per rafforzare i propri interessi personali? Si prendano gli elenchi delle elezioni passate e si vada a vedere chi è stato votato in quel quartiere e si avranno certamente molti meno dubbi sull’identità delle responsabilità.
Da rappresentante dei cittadini eletto in consiglio comunale – conclude Celia – mi rifiuto di stare in silenzio con gli occhi chiusi. Madri con bimbi con il ciuccio che spacciano cocaina a casa loro, il degrado ambientale e sociale, la criminalità asfissiante in Viale Isonzo sono il problema di questa città. E’ il primo dei problemi. Si fermi ogni cosa e ci si occupi di questo, si chieda l’intervento del Governo e si richiedano più forze armate a presidio fisso del quartiere. Le soluzioni esistono e se non sono mai state prese è solo per due motivi: o si ha paura, oppure si è complici di questa situazione. Lo Stato in rappresentanza del popolo non ha paura e deve intervenire. Ognuno si assuma le proprie responsabilità e si agisca immediatamente. Non esiste altro problema più urgente, il sindaco Abramo se ne occupi da oggi stesso. Nessun catanzarese deve vergognarsi di essere catanzarese. Siamo una città importante, capoluogo della Calabria. Alziamo il livello culturale, tiriamo fuori l’orgoglio e cambiamo per davvero il destino della nostra città”.
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