
La nostra associazione La Tazzina della Legalità si vede purtroppo costretta a rappresentare pubblicamente quanto accade nel quartiere Aranceto, in particolare in Via Teano, nei pressi delle cooperative delle Forze dell’Ordine e della Telecom.
Nonostante i numerosi proclami dell’Amministrazione Comunale – corredati persino da post celebrativi dell’assessore all’Ambiente Irene Colosimo – proprio questa mattina diversi cittadini ci hanno contattato, inviandoci documentazione fotografica inequivocabile ALLEGATA.
Le immagini mostrano che l’intervento annunciato non è altro che una bonifica parziale e superficiale, utile solo a produrre effetti mediatici, ma incapace di incidere sul cuore del problema. L’area più critica, quella dove negli anni si sono sedimentati degrado estremo e presenza criminale, è stata completamente ignorata.
Parliamo di una zona dove imperano lo spaccio di droga, la ricettazione, una vera e propria carrozzeria abusiva all’aperto, sterpaglie alte come alberi, carcasse di auto abbandonate, rifiuti ingombranti e cumuli di spazzatura.
Una situazione intollerabile, che offende ogni criterio di vivibilità e sicurezza.
È inutile organizzare grandi celebrazioni pubbliche, con servizi televisivi e fotografi al seguito, se poi si omette di intervenire dove serve davvero. Una comunità ferita non ha bisogno di propaganda, ha bisogno di fatti.
Gli stessi cittadini, esasperati, ci chiedono:
“Paghiamo la TARI, ma il servizio non esiste. Questo non potrebbe configurare un possibile illecito da parte del Comune, che richiede una tassa senza garantire il servizio?”
Una domanda legittima, che merita risposte immediate.
La nostra associazione non ha mai avuto, e non avrà mai, la bocca tappata. Continueremo a raccontare ciò che vediamo, anche quando è scomodo.
Per questo rivolgiamo un appello diretto:
– al Sindaco di Catanzaro,
– all’Assessore all’Ambiente Irene Colosimo,
– al Prefetto,
– al Questore,
– al neo Assessore Regionale alla Legalità Montuoro.
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