Diffida il direttore dell’U.O.S.C. Sistema Emergenza Urgenza 118 Coordinamento Regionale Servizio di Elisoccorso Antonio Talesa "a voler ripristinare, con effetto immediato, la medicalizzazione h24 della PET 118 di Tiriolo, con avvertenza che ed in caso di mancato riscontro positivo, questo Ufficio si riserva di adottare le iniziative, anche di carattere giudiziario più idonee a tutela ed a salvaguardia delle giuste ragioni/rivendicazioni esposte con la presente".
Il sindaco di Tiriolo Domenico Stefano Greco scrive anche ai vertici dell’Asp e al prefetto della Provincia di Catanzaro per esprimere la sua contrarietà alla demedicalizzazione della P.E.T. di Tiriolo.
Nella lettera, il sindaco ricorda che il 17 giugno scorso, l’U.O.S.C. Sistema Emergenza Urgenza 118 Coordinamento Regionale Servizio di Elisoccorso spiegava che il 18 giugno sarebbe stata disposta la demedicalizzazione della Postazione di Emergenza Territoriale di Tiriolo, anche per l’arco orario che va dalle 8,00 alle 20,00.
“Un avvenuto ulteriore depotenziamento, in termini di efficienza e qualità, di un servizio primario che attiene alla salute dei cittadini, in spregio non solo ad ogni e qualsiasi preventiva interlocuzione che e sul piano della correttezza istituzionale, dovrebbe contraddistinguere i rapporti tra enti locali e autorità sanitarie, ma anche con modalità di preavviso assolutamente non tollerabili proprio per la doverosa informativa da rendere alle popolazioni interessate, è il merito della vicenda che lascia perplessi se non addirittura sconcertati”.
Ribadisce “con fermezza la propria contrarietà rispetto ad un provvedimento che va nella direzione di penalizzare oltre misura l’assolvimento efficace di un servizio riguardante la PET di Tiriolo che già nei mesi scorsi si era vista spogliata della figura del medico nelle ore notturne” e si dice “incredulo rispetto all’assunzione di decisioni illogiche e prive di alcuna razionalità, che non tengono in nessuna considerazione le esigenze e le peculiarità delle realtà territoriali interessate”. Senza dimenticare che “la PET di Tiriolo asserve i Comuni di Tiriolo, Gimigliano, Cicala, Amato, Miglierina, San Pietro Apostolo, Serrastretta, Settingiano, per un bacino di utenza di oltre 20.000,00 abitanti), nonché la loro collocazione geografica (nel caso di specie, la PET di Tiriolo comprende Comuni montani, i cui territori sono caratterizzati da una viabilità tutt’altro che agevole e da una distanza ragguardevole rispetto ai più vicini presidi ospedalieri di Catanzaro e di Lamezia Terme”.
Dunque “l’ennesima decisione miope assunta in materia di sanità, connotata dall’assenza di prospettiva, progettualità e visione di ampio respiro e che soprattutto - spiega ancora il sindaco - è stata adottata senza la consapevolezza che un servizio che non contempli per nulla la presenza della figura del medico significa non assicurare al cittadino – utente la certezza delle prestazioni mediche di primo soccorso più appropriate nel momento del maggior bisogno; né può essere di conforto quanto riportato, in ultimo, nella suddetta nota (testuale “ il presente provvedimento è in via temporanea in attesa dell’assunzione di ulteriore personale”), in quanto nella nostra realtà, purtroppo, ciò che è definito provvisorio, assume sistematicamente il carattere della soluzione definitiva”.
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