di STEFANIA PAPALEO
Avviato il procedimento amministrativo per l'emissione dei Daspo nei confronti di 3 tifosi giallorossi rimasti coinvolti nei tafferugli del derby d'andata Catanzaro-Cosenza del 26 novembre 2023. A poche ore dalla decisione del Ministero di vietare la vendita dei biglietti per il match di Serie B tra Brescia e Catanzaro in programma sabato 17 marzo alle ore 14 allo stadio Rigamonti, un nuovo capitolo nero si apre nella storia calcistica locale.
La notizia ha provocato scompiglio tra tifosi e politici che ancora stanno dibattendo sulla oscura vicenda relativa al derby di ritorno che ha visto finire agli arresti domiciliari 11 ultras per una serie di presunti gravissimi reati, salvo la decisione del gip di scarcerare tutti e sottoporre ala misura di sicurezza dell'obbligo di firma e del divieto di dimora a Cosenza solo due indagati.
Nello specifico, il giudice per le indagini preliminari di Catanzaro, Sara Mazzotta, aveva convalidato la fragranza di reato in differita che era stata eseguita dai poliziotti della Digos di Cosenza, martedì 5 marzo, nei confronti di 8 ultras giallorossi rimasti coinvolti nei violenti scontri post derby di domenica 3 marzo, rigettando però la richiesta di misura cautelare degli arresti domiciliari che era stata avanzata dal sostituto procuratore Domenico Assumma anche per i tre ultras sfuggiti all'arresto in quanto non rintracciati entro le 48 ore di validità della flagranza in differita, per poi dichiararsi incompetente territorialmente e restituire gli atti al collega di Cosenza per verificare come e per chi procedere.
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Tornando al derby di andata, al centro del procedimento amministrativo ci sono i disordini avvenuti allo stadio Ceravolo prima della gara, con lanci di sassi contro due auto in transito nei pressi dell'impianto, di cui una c on a bordo alcuni vibonesi gemellati con i giallorossi.
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