Dializzati e trapiantati, dalla sanità calabrese arrivano segnali positivi. Successo per le richieste dell'Aned

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  06 novembre 2019 17:19

Pur in un momento difficile, si intravedono bagliori di luce nella sanità calabrese. 

Su richiesta Aned, in tempi strettissimi questa sanità ha saputo regalare a dializzati, trapiantandi e trapiantati positive novità. Grazie al Dipartimento Tutela della Salute e al centro regionale trapianti, sono stati approvati due progetti: PAC (Pacchetti Accessi Clinici) per inserimento veloce in lista trapianto e TAV (Team Accessi Vascolari) per la costruzione e monitoraggio delle varie tipologie di fistole per dializzati. Quest’ultimo, progetto esistente in poche regioni propedeutico alla migliore costruzione di fistole grazie a team di specialisti comprendenti sei figure professionali: nefrologo, radiologo interventista, anestesista, chirurgo vascolare, infettivologo e coordinatore sanitario.

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"L’obiettivo è avere con i team di accesso vascolare - si legge nella nota del vicepresidente nazionanel Aned Raffaele Scarmozzino - un modello strutturale integrato più moderno e universalmente ritenuto ideale per ridurre il rischio clinico e migliorare la qualità di vita e sopravvivenza del dializzato. La procedura dei Pacchetti Accessi Clinici (PAC) consentirà un immediato inserimento in lista e quindi la possibilità di accedere al trapianto più velocemente e nelle condizioni migliori. Ai progetti, approvati in seno al Comitato Tecnico Regionale per i Trapianto, seguiranno altrettanti DCA, che il commissario ad acta Saverio Cotticelli non mancherà di varare con immediatezza e sensibilità dimostrataci. Il successo delle richieste Aned sopra descritto arriva in un momento di crisi acclarata della nostra sanità e  in un momento di strano silenzio, quasi tombale, della polita regionale e nazionale.  Perché? Osserviamo: dopo tanti incatenamenti annunciati, promesse da “marinaio”, precariato  a iosa, tanto sbraitare contro il commissariamento di turno della sanità vuoi vedere che la politica, ora, si sente in colpa per il disastro provocato in anni di gestione allegra da portare, essa, al vituperato commissariamento?"

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"Se cosi fosse, da profondi democratici e grandissimi sostenitori del SSN, ritenuto universalmente e giustamente il migliore al mondo, e per evitare possibili derive populiste, auguriamo che a governare questa sanità per altri decenni fosse un Commissario amante del solo bene pubblico".

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