Il gip di Paola, nonostante il contrario parere del pubblico ministero, ha revocato, nei confronti di un uomo di Diamante, sulla costa tirrenica cosentina, la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla propria figlia, persona offesa in una vicenda di presunti maltrattamenti in famiglia.
Al diamantese, difeso dall’avvocato Francesco Liserre, venivano contestati gravi episodi che rientrano nel cosiddetto “Codice Rosso”, per una serie di reiterati episodi di maltrattamenti familiari, avvenuti in un notevole arco temporale e a danno della moglie e della figlia. A seguito della recente denuncia della donna, il pm aveva chiesto e ottenuto, dal Gip di Paola, a carico dell'uomo, la misura cautelare del divieto di avvicinamento alle persone offese con applicazione del braccialetto elettronico.
Davanti al gip di Paola si è svolto l’interrogatorio di garanzia dell’indagato il quale rispondendo alle domande del giudice, avrebbe chiarito i tanti punti controversi della vicenda offrendo una credibile ricostruzione alternativa rispetto all’iniziale ipotesi accusatoria. Inoltre, l’avvocato avrebbe produceva al giudice per le indagini preliminari dichiarazioni testimoniali ricevute nell’espletamento di indagini difensive, ma anche una chiara messaggistica intercorsa con la figlia indicativa di una situazione completamente diversa da quella prospettata dalla pubblica accusa.
All’esito dell’interrogatorio, il difensore dell’indagato ha chiesto, nei confronti della sola figlia, la revoca della misura cautelare e la possibilità, quindi, di poterla nuovamente riabbracciare. La richiesta è stata accolta.
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